mercoledì 21 luglio 2010

VISITA NOTTURNA AGLI SCAVI E "SERENATA A MARIA": L'IMPEGNO CULTURALE DEI DELEGATI LIONS A POMPEI.

Il fascino della Luna si riverbera sul percorso notturno della visita agli scavi di Pompei dei delegati Lions all'incontro programmatico .
Le tante lune che hanno attraversato l'area di questa antica città ricreano il fascino misterioso che ancora l'avvolge. E questa atmosfera ti avvince e ti coinvolge, nonostante il caldo torrido e le pietre incandescenti, man mano che il percorso si sviluppa nel silenzio della notte tra la Necropoli e di Porta Nuceria e l'Orto dei Fuggiaschi.
Suggestioni così forti
che sollecitano anche me ad immaginarmi tra antiche camminate e la furia del Vesuvio, tra vestigia antiche e testimonianze spettacolari. Rivivere Pompei in una calda notte d'estate. Una esperienza che ti toglie il respiro, (in tutti i sensi) man mano che si avanza nella città archeologica, tra la Via dell'Abbondanza e la Venere in conchiglia, passando nelle case di Loreio Tiburtino o quella del Giardino d'Ercole.

Una serata indimenticabile e straordinaria !
Le tante facce della Luna ti riprendono nel silenzio di una notte incantata: smarriti nella profondità della riflessione a cui ti costringe il tempo trascorso e la faticosa ricerca degli archeologi, scegli di continuare a camminare, passo dopo passo: vedere, scoprire, immaginare di sentire il fragore di eventi particolari e ricchi di storia o il sottofondo lontano della chiacchera di una quotidianità ordinaria di una vita che è stata, fragorosa e chiassosa.

Non è solo un tour, o una visita turistica, ma una passeggiata silenziosa ed affascinante
che ti costringe a fermarti e pensare .... come eravamo
e poi osservare e un momento, quasi esplorare ...
prima di riprendere il lento cammino nella notte!
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E l'impegno continua la sera dopo ... dopo la Messa.

Nella Basilica della Beata Vergine. Benedetto Casillo ed il suo cast di attori propongono una rivisitazione della vita di Bartolo Longo e la storia del quadro della Madonna di Pompei.

Tanta gente, cè anche il Vescovo Mons. Carlo Liberati insieme al Governatore Emilio Cirillo.
E' una storia popolare, musicata e cantata, di una religiosità che nasce dalle tante povertà e miserie in cui la Valle di Pompei era precipitata,
che si è andata trasformando nel tempo,
ma non ha perduto la ricchezza della sua spontaneità e dei suoi modi particolari di esprimere la devozione.

Una autenticità che il regista Casillo mette al centro della sua proposta di teatro religioso per un impegno culturale non tradizionale.

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