lunedì 31 dicembre 2012

UN FELICE 2013 !

BUON ANNO
L'augurio di
Luciana e Gerardo Giordano
dalla "foresta di ghiaccio" di Salerno est
per un felice 2013.

domenica 30 dicembre 2012

LA FESTA DEGLI AUGURI E LA 58a CHARTER DEL LIONS CLUB "SALERNO HOST".

Il dott. Gianfranco Sava, Governatore
del Distretto Lions 108 YA, ha presieduto sabato 22 dicembre, l'Assemblea dei soci del Lions Club Salerno Host, presso i saloni del Grand Hotel Salerno.
In presenza di autorevoli ospiti del mondo lionistico, salernitano e del distretto, la tradizionale visita  ufficiale degli organi distrettuali Lions ha poi avviato la 58a Charter del Club.
L'incontro ha visto affrontate varie questioni che impegnano i Lions, in un confronto aperto con il Governatore Sava, particolarmente sui temi che vive l'Associazione in questo particolare momento.

Dopo i saluti del Presidente del club avv. Pompeo Onesti, sono intervenute la Presidente di zona Annamaria Della Monica, il past Governatore Bruno Cavaliere e la Presidente della IV Circoscrizione Antonietta Salzano De Angelis che ha tracciato un profilo storico dell'importante sodalizio salernitano e della vicenda umana, professionale e lionistica del Governatore Gianfranco Sava. Concludendo l'incontro il Governatore Sava, nell'esprimere positive considerazioni per il Lions Club Salerno Host,  ha richiamato i motivi del motto che ispira la sua azione "vis unita fortior" ed il tema dello sviluppo del sud come impegno nazionale per il riscatto del nostro Paese.  

La serata è poi proseguita con la tradizionale e brillante festa degli auguri.

venerdì 28 dicembre 2012

IL NATALE ED I SUOI VALORI, PROSPETTIVA DEL FUTURO! E' uscito il numero 59 di CAOS-informa on line. Il punto di vista del Direttore Gerardo Giordano.

L’appuntamento del Natale ci riempie di gioia e di allegria, ci richiama antiche consuetudini e tradizioni particolari delle nostre terre di origine.
Spesso queste nostre abitudini legate alla tradizione del Natale sono così forti che pensiamo costituiscano esse stesse un legame profondo con la nostra identità culturale, se non addirittura la linfa fondamentale delle nostre radici e del nostro collante sociale.
Il Natale forse è anche tutto questo. Ma è soprattutto il richiamo di un momento che con la nascita di Gesù, ha cambiato l’andamento della storia e ha dato origini ad un corso nuovo della vicenda umana e religiosa.
Sono tanti gli elementi simbolici che il Natale richiama - a partire dalla nascita del bambino Gesù nella mangiatoia di Betlemme, dove i genitori si erano recati per il censimento ordinato dai romani - e qui non c’è bisogno di richiamarli tutti.
Né abbiamo bisogno di scomodare il Nuovo Testamento, per puntare oggi la nostra attenzione sul fatto che l’appuntamento natalizio, oltre agli innumerevoli richiami religiosi cui dà luogo per la cristianità, è divenuto anche un momento importante in cui è bene fare la verifica di come vanno le cose.
Per noi, questa speciale occasione del Natale è utile, specie per verificare gli andamenti ed i progressi della vita sociale.
Abbiamo alle spalle un anno difficile per le difficoltà in cui si è venuto a trovare il nostro Paese per rimanere in Europa. Purtroppo la manovra finanziaria del nuovo governo è stata riversata sul contributo dei cittadini in maniera molto pesante e le conseguenze negative sulla qualità della vita, sociale e sanitaria, sono state notevoli.
Questa situazione nazionale non è stata attenuata da una condizione locale che potesse aiutare o limitare le difficoltà come è capitato ad altri.
Lo stato della nostra Regione non è brillante, anzi come campani siamo gli ultimi in classifica e neanche come salernitani brilliamo particolarmente: nella graduatoria de Il Sole-24ore, siamo scesi al 97° posto su 104; uno dei pessimi dati degli ultimi quindici anni.
E’ già un miracolo che con le “luci d’artista”, Salerno riesca ad essere in qualche modo attrattiva nel turismo nel periodo invernale. Ma se si aggiungono le difficoltà di un sistema produttivo che non si è rinnovato ed una difficoltà a realizzare politiche di sviluppo in grado di creare nuovi lavori, all’aumento della disoccupazione specie giovanile ed intellettuale, c’è una sola risorsa: andare via ed emigrare!
Diciamo la verità il quadro è piuttosto imbarazzante e in alcuni casi desolante.
Per questo penso che il Natale possa essere un messaggio di speranza che ci aiuti ad affrontare, con vigore e con forza, le difficoltà che la comunità salernitana dovrà superare prossimamente per migliorare se stessa, in uno sforzo costante e continuativo.
Guardare al futuro, costruire un avvenire di certezze e di opportunità per le nuove generazioni, basate su lavoro, servizi alle persone, scuola, qualità del territorio.
Potrebbero essere questi i primi punti di una nuova prospettiva per la nostra comunità che, partendo dal messaggio e dai valori del Natale, ricostruisca la nuova dimensione del suo essere civile e moderna; capace di generare nuove risorse e possibilità per i giovani e le donne, senza esclusioni, ma con il gusto di essere una comunità in cammino per il suo nuovo avvenire ed il suo futuro.
GERARDO GIORDANO

Leggi il numero 59 di Caos informa. Ecco il link: http://www.caosinforma.it/numero.php?id=82

lunedì 24 dicembre 2012

AUGURI !


BUON NATALE
 Luciana e Gerardo Giordano

mercoledì 19 dicembre 2012

GIUSEPPE RAGO PRESENTA LA SUA RICERCA SULLE RESIDENZE NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI DAL QUATTROCENTO.

Giuseppe Rago
"600 pagine straordinarie da leggere tutte d'un fiato", ha concluso così il giornalista Antonio Manzo la presentazione del libro di Giuseppe Rago, storico dell'arte e ricercatore in Storia e Critica dell'Architettura:  "La residenza nel centro storico di Napoli dal XV al XVI secolo" per i tipi della Carocci editore. La ricerca complessa ed affascinante, presentata a Napoli nelle scorse settimane per la prima volta, è stata  introdotta a Battipaglia dalla prof. Pia Positano, Presidente dell'Associazione Historia Nostra onlus.
Il lavoro del prof. Rago ripercorre il divenire urbano della Napoli angioina fino a quella aragonese e fornisce una utile chiave interpretativa sullo stato dell'arte dell'architettura napoletana dal quattrocento: una vera manna per i più esigenti curiosi della storia di Napoli.
Una folta partecipazione di pubblico e numerosi cultori della materia raccolti nel salotto culturale del Palazzo di città a Battipaglia, lo scorso sabato 15 novembre, hanno fatto da cornice ad una presentazione appassionata delle vicende evolutive di Napoli.  Partendo dalla Tavola Strozzi, immagine sintomatica del teatro naturale della città, Giuseppe Rago di origini battipagliesi,  ha incantato la platea con le sue pittoresche descrizioni preliminari:  dalla città greco-romana a quella gotica-angioina fino al Decumano Maggiore, autentico sacrario aragonese voluto da Alfonso D'Aragona, con una leggera puntatina sulla Napoli  città semplificata sabauda, dopo la breccia di Porta Pia e la caduta di Roma.
Le continue sollecitazioni del giornalista Antonio Manzo hanno impegnato l'autore in alcune descrizioni particolari riguardanti il periodo aragonese: dalle vicende degli Ordini monastici residenti nel centro storico e nel ruolo evolutivo di queste residenze nella città, al censo riscosso dagli Ordini sul costruito, fino al ruolo dei Sedili di Napoli: luoghi assembleari per l'autogoverno della città dei ceti nobiliari. Un insieme particolare di conoscenze derivanti dall'enorme lavoro di ricerca scientifica che traspare dal testo del prof. Rago, che ribaltano la logica del centro storico di Napoli, la cui stratificazione urbana ridisegna un modello di circolazione dei modelli del tardo gotico attraverso l'esperienza ed i saperi dei mastri, particolarmente dei maestri cavesi portatori dell'esperienza della famosa Badia della Cava.
Così il palazzo del quattrocento, si configura come un coagulo di rapporti tra la proprietà, la città ed il seggio di riferimento, come parte dei "sistemi di residenze" polarizzato dal fenomeno di una progressiva magnetizzazione territoriale della famiglia nei suoi diversi rami.
Il lavoro di Giuseppe Rago, presentato con una opportuno sussidio fotografico dei luoghi richiamati, è costituito anche da una terza parte che esamina i tipi e le forme dell'architettura del cinquecento attraverso episodi sia sul linguaggio architettonico e della struttura urbana, che nella cultura progettuale.
A conclusione della serata i protagonisti dell'intenso e appassionato dialogo hanno ricevuto una targa ricordo dell'evento.

Pia Positano, Giuseppe Citro Giuseppe Rago,
Antonio Manzo e Felice Crudele
con le due targhe ricordo


Giuseppe Rago e Gerardo Giordano
a fine serata


martedì 27 novembre 2012

BATTIPAGLIA E GLI STIMMATINI: UN CONFRONTO TRA STORIA, CULTURA E PROSPETTIVE.

La dott. Rita Franco
Presidente della zona 18 Lions
Sono veramente rari i casi in cui una città possa ritrovarsi in simbiosi con una comunità religiosa. E' quanto è accaduto in questi ultimi cinquant'anni a Battipaglia in cui la Comunità degli Stimmatini ha contribuito non poco alla crescita della città e la identificazione città-parrocchia è stata per molto tempo una relazione profonda e feconda.

L'avv. Corrado Spina Presidente del Lions Club
Eboli Battipaglia Host

"Battipaglia e gli Stimmatini" è stato il tema del convegno organizzato dal Lions Club Eboli-Battipaglia Host, animato dal Presidente avv. Corrado Spina che si è svolto giovedì 22 novembre scorso,  nel salotto comunale del palazzo comunale,  nell'ambito del percorso Cultura e Culture, alla presenza del vice Sindaco della città e del primo Vice governatore del Distretto 108YA Luigi Buffardi. 
Padre Ezio Miceli
L'incontro ha visto gli interventi di Padre Ezio Miceli, Parroco di Santa Maria della Speranza di Battipaglia, che ha sottolineato la evoluzione della comunità ed i problemi ancora da risolvere per un impegno pastorale forte in linea con i complessi problemi di marginalità che affliggono la città oggi.

Padre Silvano Controne
e Sergio Esposito

Ha poi preso la parola Padre Silvano Controne responsabile provinciale dei Padri Stimmatini che ha illustrato un suo recente lavoro di ricerca sulla presenza degli Stimmatini nella Piana del Sele, soprattutto dal 1941 in poi quando il vescovo dell'epoca Mons. Nicola Monterisi sottoscrisse l'atto di cessione in perpetuo agli Stimmatini della chiesa della Speranza con l'annessa cura parrocchiale. E' poi intervenuto Gerardo Giordano nella sua qualità di componente la commissione sulle attività di servizio del Distretto Lions 108YA 
Gerardo Giordano mentre svolge il suo intervento
Giordano ha ricordato la sua esperienza di sindacalista a Battipaglia e nella Piana del Sele negli anni settanta. Inviato dalla Cisl dopo i problemi sociali derivati dalla ristrutturazione di alcuni impianti industriali, si è soffermato sul tipo di sviluppo assunto poi dalla città - attrattiva di immigrazione produttiva da tutto il sud - e sui rapporti con gli Stimmatini per affrontare i problemi sociali che derivarono dagli interventi non programnmati e realizzati; fino al suo impegno come amministratore della Provincia di Salerno e animatore, poi Presidente, del Patto territoriale Sele Picentino.
il dott. Ciriaco Rago
Nel dibattito è intervenuto tra gli altri il dott. Ciriaco Rago, mentre l'animazione delle immagini e alcune particolari ricerche fotografiche presentate durante l'incontro, sono state illustrate dal dott. Tommaso Di Napoli.
I lavori del convegno sono stati poi conclusi dal dott. Luigi Buffardi.

giovedì 22 novembre 2012

IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II° RIVIVE A SALERNO NELLE PAROLE DI MONS LUIGI BETTAZZI.

Pubblico dalle grandi occasioni martedì sera al Centro sociale sindacale del Quartiere Italia di Salerno, dove Mons. Luigi Bettazzi ha portato la testimonianza 
della  sua partecipazione di Vescovo alla seconda sessione del Concilio ecumenico Vaticano II°. Introdotto da don Pietro Mari e accompagnatgo da don Ciro Torre, parroci del Volto Santo e di Gesù Redentore, organizzatori della serata, Mons Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, quasi novantenne,  ha raccontato la sua esperienza con il fervore, la chiarezza e sprazzi di spirito quasi giovanile, ad un numeroso pubblico che lo ha accolto con entusiasmo e ne apprezzato con simpatia la complessità dei vari temi affrontati. 

Mons. Bettazzi ha richiamato l'importante valore dei risultati emersi nel Concilio: un grande appuntamento pastorale e non dogmatico, di partecipazione nella Chiesa - così come lo aveva voluto Giovanni XXIII - che ha prodotto ben 16 documenti, 9 decreti e soprattutto con le 4 Costituzioni (Gaudium et Spes, Lumen Gentium, Sacrosanctum Concilium, Dei Verbum) , un grande impegno di sistemazione di temi  e  di problemi che hanno la piena attualità cinquanta anni dopo la conclusione dei lavori.
Anzi, cinquant'anni sono ancora il tempo appena necessario per capire e vivere un Concilio, così ampio come è stato il lavoro dei Padri Conciliari nel  "Vaticano II°", anche se occorre ancora un impegno forte di tutta la Chiesa  per realizzare tutte le scelte ed i contenuti.
Cosicchè si può ben dire, oggi, che durante i giorni del Concilio si sono potute firmare cose che neanche i protagonisti, all'inizio dei lavori, pensavano mai di poter realizzare. Nel suo intervento e nelle risposte ai numerosi interventi che sono seguiti, Mons. Bettazzi non ha mancato di segnalare l'importanza ed il valore della pace a tutti gli uomini di buona volontà.

mercoledì 14 novembre 2012

A NAPOLI LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO LAVORO DI GIUSEPPE RAGO.

Venerdì 16 novembre alle 16.30 a Napoli presso il Palazzo Zevallos Stigliano, IN via Toledo, 185, sarà presentato il nuovo libro di Giuseppe Rago "La residenza nel centro storico di Napoli. Dal XV al XVI secolo".
L'iniziativa è promossa nell'ambito del progetto Gallerie d'Italia - Intesa Sanpaolo.
Ne discuteranno Gaetana Cantone, Leonardo Di Mauro e Francesco Maria Quinterio.
Il volume, frutto di lunghe ricerche, affronta aspetti e problemi generali del tema dell'architettura del Quattrocento, analizza segni e strutture del palazzo quattrocentesco, intesi come coagulo dei rapporti tra la famiglia, la città e il seggio.
Il palazzo è analizzato come parte del processo evolutivo e aggregativo dei "sistemi di residenze", polarizzati all'interno della città. Notevole lo spazio dedicato alla ricaduta dell'architettura civile sul progetto urbano e sull'assetto delle fortificazioni.
Infine, il lavoro di Rago, analizza tipi e forme dell'architettura civile del Cinquecento, con particolare attenzione al riflesso nella cultura progettuale

L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

martedì 23 ottobre 2012

PARLIAMO ANCORA DELLE DONNE. E' uscito il numero 57 di CAOS-informa la rivista on line della TENDA. Il "punto di vista" del direttore Gerardo Giordano.

Ritorniamo con questo nuovo numero di Caos-informa sul tema delle donne.
Riproponiamo il tema, per sottoporre nuovi materiali di riflessione: sussidi per il prossimo seminario di “Via Fieravecchia”, ancora sulla condizione femminile e più orientato sui bisogni di nuovi servizi.
Il convegno di giugno scorso “Quello che le donne dicono…” è stato veramente un interessante spartiacque ed una utile occasione di riflessione sulla condizione della donna. Abbiamo cominciato a far prendere forma diversa ad un tema così delicato per la crescita delle nostre comunità partendo dalle numerose interviste a tante dirette interessate e poi dal confronto pubblico con alcune autorevoli protagoniste della nostra vita sociale.
Abbiamo deciso di proseguire nella riflessione avviata, sapendo che come in tutte le cose ad ogni passo in avanti ci sono anche dei passi indietro.
I segnali emersi, negli ultimi mesi, non sono stati molto incoraggianti per la condizione delle donne. Se è diventata operativa la legge per le quote rosa nei consigli di amministrazione delle società (che però non è un obiettivo per tutte le donne….), è aumentato il numero delle donne aggredite o addirittura uccise dai loro compagni, spesso mariti o fidanzati.
Le differenze di genere rimangono, in alcuni ambienti della nostra società, sempre più marcate.
Addirittura i diritti, in generale, si sono sempre più ridotti: le speranze di maggiore partecipazione femminile, suscitate per esempio dalla cosiddetta primavera araba, si sono affievolite proprio insieme ai diritti civili delle donne. Diritti che si stanno restringendo in gran parte del mondo arabo con ripercussioni anche in Europa.
Purtroppo è proprio la condizione femminile a risentire di più della crisi economica che sta avvolgendo il mondo e le nostre comunità.
La difficoltà di avere una serie di servizi moderni e civili, rispondenti ai nuovi bisogni delle giovani coppie, rallenta la formazione delle nuove famiglie e la crescita di nuove generazioni.
Nel mondo del lavoro per le donne, specie al sud, è sempre più difficile trovare una occupazione.
L’ultimo rapporto Svimez di fine settembre, parla addirittura di una segregazione occupazionale per le giovani donne meridionali in età lavorativa, dove riesce ad essere occupata solo una donna su quattro.
Si ripropone perciò l’antico destino di migrazione per i giovani del sud (dal 2000 al 2010 sono emigrati un milione e 350.000 ragazze e ragazzi dalle regioni meridionali).
I processi di marginalità e di esclusione delle donne dai processi di partecipazione e del lavoro, dunque continuano ed aumentano la precarietà della condizione femminile.
Ecco perché è necessario aumentare la nostra attenzione sulla condizione femminile. E’ urgente porsi il problema del cambiamento nei metodi di intervento per realizzare una azione sociale più orientata e capace di saper rispondere ai bisogni dei più svantaggiati. Occorre riuscire a superare le insistenti inadeguatezze quotidiane, migliorando la capacità di analizzare le questioni più problematiche e impadronirsi della voglia di progettare nuovi obiettivi, cercare nuove opportunità, dare voce ai nuovi bisogni per individuare le strade più efficaci di partecipazione al femminile.

GERARDO GIORDANO

Leggi tutto il numero 57.

giovedì 18 ottobre 2012

UN NUOVO ANNO SOCIALE PER I LIONS SALERNITANI.









E' già a pieno regime l'attività lionistica nella provincia di Salerno. Dopo l'incontro programmatico di Napoli di fine luglio ove sono stati tracciati gli obiettivi di lavoro del nuovo Governatore del Distretto 108YA Gianfranco Sava, con al centro il progetto operativo: "...dal sud il rilancio del Paese", si è svolta lo scorso fine settimana nel Cilento a Marina di Camerota (Sa), la prima Assemblea della IV Circoscrizione dei Lions.
alcuni momenti del passaggio della Campana
al Lions Club Eboli-Battipaglia Host con il
nuovo Presidente Avv, Corrado Spina.
All'importante appuntamento hanno preso parte i nuovi Presidenti dei Club Lions e  vari officers salernitani.







I lavori sono stati introdotti dalla Presidente di Circoscrizione Antonietta Salzano De Angelis a cui hanno fatto seguito i contributi dei tre Delegati di zona Franco, Senatore e Della Monica e dei vari Presidenti di Club che hanno presentato i programmi discussi ed elaborati nelle prime assemblee di club del nuovo anno sociale.   

La presidenza della Charter del Lions Club Salerno Principessa Sichelgaita che si è svolta all'Hotel Cetus di Cetara con il Governatore Gianfranco Sava, la nuova Presidente Avv. Elisa Di Peso Mariotti, la seconda vice governatrice del Distretto prof. Liliana Caruso, il Past Governatore Bruno Cavaliere.


Un momento della Charter del Lions Club Arechi che
 si è svolta nella splendida cornice di  Villa D'Aiala a Valva 
con al centro il nuovo Presidente dott. Fausto Mazzone. 
L'incontro infatti ha raccolto le prime riflessioni sulle importanti inziative messe in opera dai principali Club della provincia di Salerno, dove sono stati completati i passaggi della campana al Club Eboli-Battipaglia Host, al Lions Club Principessa Sichelgaita ed al Lions Club Salerno Arechi.
l lavori assembleari sono stati conclusi dagli interventi dei past-governatori Vittorio del Vecchio e Bruno Cavaliere che hanno partecipato ai lavori.

La presidenza dell'Assemblea dei soci del Lions Club
Salerno Host che si è svolta al Grand Hotel Salerno
al centro il nuovo Presidente Avv. Pompeo Onesti.

 
 

giovedì 11 ottobre 2012

CINQUE ANNI DI BLOG !

PROPRIO CINQUE ANNI FA
L'11 OTTOBRE 2007, UN GIOVEDì COME OGGI, NASCEVA
IL BLOG di GERARDO GIORDANO.
SONO MOLTO CONTENTO CHE DI QUESTA ESPERIENZA - 
NATA QUASI COME UN ESPERIMENTO PER RIUSCIRE A TESTARE,
IN ETA' PIU' CHE ADULTA, 
LA MIA CAPACITA' DI UTILIZZARE INTERNET
E GLI STRUMENTI DEL WEB -
OGGI POSSIAMO FESTEGGIARE IL SUO PRIMO LUSTRO.
IN QUESTO LUNGO PERIODO HANNO VISITATO IL BLOG 21,563 AMICI
CON UNA  MEDIA CHE IN QUESTI GIORNI
TOCCA CIRCA 35 UTENTI AL GIORNO,
SONO STATE LETTE  IN TOTALE 43,554 PAGINE
CON UNA MEDIA DI 63 PAGINE  PER 34 UTENTI AL GIORNO, 
PER CIRCA 2 MINUTI DI PERMANENZA NEL BLOG,
(COME CERTIFICA SITEMETER
CHE MISURA GLI ANDAMENTI DI QUESTO BLOG).
CIO' INDICA ANCHE CHE I TESTI DEI POST,
I PROBLEMI CHE SONO STATI MESSI IN EVIDENZA DAL BLOG,
E LE IMMAGINI CHE SONO STATE REALIZZATE A LORO CORREDO, 
SONO STATI CONSIDERATI  BUONI ED UTILI
PER CONOSCERE FATTI E AVVENIMENTI POCO CONOSCIUTI
O AMPLIFICATI DAI MEDIA, PUR AVENDO UN LORO VALORE.
PER ME E' UN RISULTATO RAGGUARDEVOLE
CHE NON AVREI MAI PENSATO DI RIUSCIRE A REALIZZARE!  
DESIDERO PERCIO' RINGRAZIARE QUANTI SEGUONO QUESTO BLOG
E MI AIUTANO CON I SUGGERIMENTI, GLI INCORAGGIAMENTI 
E LE LORO CRITICHE FRUTTUOSE A FARE SEMPRE MEGLIO.
GRAZIE A TUTTI !
GERARDO GIORDANO
  

sabato 6 ottobre 2012

UNA PIAZZA PER IL CAV. GIOVANNI DE LUNA A BATTIPAGLIA (SA)

Con una simpatica manifestazione si è svolta a Battipaglia (Sa) venerdi pomeriggio alla presenza del Sindaco, di numerose autorita locali ed un foltissimo pubblico, la cerimonia di intitolazione di una Piazza al primo industriale caseario di Battipaglia Cav. Giovanni De Luna.
Anche questa iniziativa, ci aiuta a riscoprire, ancora una volta, la memoria storica della città, dando un giusto riconoscimento ai cittadini che si sono spesi per la crescita di Battipaglia” ha introdotto il Sindaco della città dott. Giovanni Santomauro.
Giovanni De Luna arrivò a Battipaglia nel 1925. Acquistò i terreni dell'odierna Via Mazzini  e vi edificò un caseificio che divenne il primo nucleo di un’area destinata a far crescere la città. Dopo un decennio di lavorò De Luna aprì filiali della sua azienda al nord (Roma, Firenze, Milano) commercializzando il suo prodotto la mozzarella di bufala, fin nella lontana Libia, a Tripoli, inventando il marchio “Regina” che contribuì a legare la mozzarella di Battipaglia alla casa e alla Monarchia Sabauda.
De Luna partecipò anche alla gestione della cosa pubblica come vice-podestà, contribuendo a fare del comune un’amministrazione efficiente e laboriosa. 
Fu insignito nel 1935 del Cavalierato dal Prefetto di Salerno e la sua memoria appartiene non solo alla sua famiglia, ma anche all’intera città di Battipaglia.
La partecipazione alla vita pubblica della famiglia De Luna è stata messa in risalto dall'Avv. Enrico Giovane che ha ricordato gli amici Luca, Oreste e Antonio De Luna per il contributo che hanno dato alla crescita economica e politica della città. Alla manifestazione era presente il prof. Giovanni De Luna ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Torino, che a nome dei numerosi familiari presenti, ha ringraziato il Sindaco per la particolare iniziativa volta a recuperare le radici operose della città ed ha ricordato alcuni aspetti dell'esperienza imprenditoriale e lavorativa del nonno di cui porta il nome, legata allo sviluppo del prodotto tipico locale: la mozzarella di bufala che non ha mancato di assaggiare alla fine della manifestazione insieme alla figlia Barbara ed alla cugina Lucilla.
I vari aspetti della vita imprenditoriale e familiare del Cav. Giovanni De Luna sono stati evidenziati da una serie di materiali fotografici ed aziendali, appositamente predisposti per la circostanza dal pronipote prof. Giuseppe Rago. La Targa della Piazza è stata benedetta dal Parroco di Santa Maria della Speranza rev. don Ezio Miceli.

giovedì 4 ottobre 2012

"L'OPERAZIONE AVALANCHE" RICORDATA NELLA NUOVA MOSTRA-MUSEO DELLO SBARCO DI SALERNO.

Gli interessanti materiali dello Sbarco di Salerno  del 1943 conosciuto  in gergo storico e militare come "Operazione Avalanche", raccolti nel tempo dal prof. Nicola Oddati, finalmente hanno trovato una sede. Il Sottosegretario di Stato Gianpaolo D'Andrea insieme al Console americano Donald L. Moore hanno tagliato il nastro inaugurale venerdì pomeriggio presso la struttura della Regione Campania nell'ex Centro di formazione professionale di Via Generale Clark dove è stato allestita la Mostra-Museo sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con testimoni particolari il Sen. Alfonso Andria e l'on Tino Iannuzzi.
L'importante iniziativa ha riscosso un enorme attenzione perchè, a quasi settant'anni dall'evento, che sarà ricordato il prossimo anno, non era ancora stato possibile una catalogazione dei tanti reperti di un evento che è considerato l'avvio della liberazione del nostro Paese, con il sostegno alla Resistenza e lo sviluppo e la crescita della democrazia repubblicana. Non a caso la mostra si colloca come momento per ricordare anche  "Salerno Capitale" - momento straordinario per la vita della città da cui ripartì il riscatto ed il rinnovamento dell'Italia -  attraverso l'Associazione "Parco della Memoria della Campania"
L'evento inaugurale ha raccolto presenze molto significative: dal Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone, al Rettore dell'Università Raimondo Pasquino, il Presidente Regionale dell'ANPI Antonio Moretti, il Presidente della Comunità ebraica di Napoli Pier Luigi Campagnano, il Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, gli Assessori del Comune di Salerno  Ermanno Guerra e Francesco Picarone, a cui i numerosi giornalisti presenti hanno rivolto particolari domande. Presenti inoltre numerose autorità accademiche, civili e militari insieme a tanti cittadini e giovani.
L'iniziativa museale consente un percorso formativo e didattico per studenti e giovani, ma non solo per loro, utilissimo per conoscere un momento importante della storia contemporanea del sud ed in particolare dei territori su cui si svolse la battaglia di Salerno e per costruire una cultura di pace. 

La cerimonia si è conclusa con la sottoscrizione dell'atto di concessione regionale dei locali al Museo e l'intervento della storica, prof. Gabriella Gribaudi.
Il museo resterà aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle  16:00 alle 19:30. Chiuso: lunedì pomeriggio.

mercoledì 26 settembre 2012

CONTRO IL DISAGIO FORMARE UNA, DIECI, CENTO SENTINELLE. E' uscito il numero 56 di CAOS-informa la rivista on line della TENDA. Il "punto di vista" del direttore Gerardo Giordano.

E’ cominciato da pochi giorni un nuovo anno scolastico!
Anche questo, si porta dietro i tanti problemi aperti della scuola italiana. Mentre il Governo cerca di porre rimedio ai guasti del passato con le nuove strategie ministeriali, la nostra gioventù deve fare i conti con le inadeguatezze del sistema scolastico alla transizione verso il mondo nuovo.
Ma non c’è molto tempo per aspettare l’introduzione delle novità (anche tecnologiche) nel sistema formativo nazionale, per stare al passo con il meglio dei sistemi di formazione degli altri paesi e, non solo europei.
Mentre si realizza progressivamente tutto il rinnovamento necessario, occorre evitare che la scuola italiana si trasformi in una sacca permanente di disagio giovanile e sociale tra inadeguatezze didattiche ed insufficienze formative, parcheggio contro la disoccupazione, magari insieme alle frustrazioni di un personale docente precario e pieno di insicurezze per il proprio futuro.
In questo scenario c’è un ruolo molto forte e significativo per le associazioni come la Tenda, che intendono svolgere una importante funzione sociale di lotta alla emarginazione ed al disagio sociale ed offrire un riparo al disagio della gioventù.
La sollecitazione lanciata recentemente dal Presidente della Tenda don Nicola Bari, di un nuovo programma di formazione nell’anno sociale che si è aperto in queste settimane, vuole riscoprire proprio le motivazioni più adeguate per concorrere alla battaglia contro le frustrazioni di una gioventù che è alla ricerca di nuove motivazioni e di una nuova identità.
E’ una nuova “campagna” di lavoro - ma anche di aggiornamento delle metodologie - che si realizzerà in questo prossimo autunno, per arricchire il bagaglio professionale di tutti quegli operatori che intendono cimentarsi nel realizzare percorsi di attenzione verso le persone più deboli e bisognose di cura o di semplice azione rispetto alle difficoltà ed ai disagi che incontrano nei loro percorsi di vita.
L’intenzione è quella di realizzare in questa seconda esperienza, una nuova leva di vere e proprie ”sentinelle del disagio”: volontari od operatori che abbiano (o intendono migliorare) professionalità e competenze per capire le nuove difficoltà, le provenienze del disagio delle persone ed intercettare meglio o più adeguatamente le strade più appropriate per aiutare a superare le difficoltà e rispondere ai diversi bisogni.
E’ un impegno più veloce ed immediato, già sperimentato, per realizzare un progetto di formazione integrato, più capace di rispondere ai vari cambiamenti in atto, con la necessaria volontà di apprendere, conoscere, mettersi in discussione, migliorare il proprio bagaglio di competenze, per attivare con strumenti tecnici e cognitivi, nuovi forme di servizio ma anche capacità professionali in grado di rispondere ai problematici aspetti dei nuovi disagi, con soluzioni e pratiche innovative, per quanto possibile, più efficaci.
Si tratta di realizzare un nuovo sforzo che intende proporsi non solo una rivisitazione delle motivazioni dell’impegno associativo, ma la realizzazione ed il consolidamento delle sentinelle del disagio capaci di analizzare, capire, intervenire ed anche di collegare con il proprio rinnovato impegno professionale, i risultati di questa esperienza ai nuovi servizi che occorrono per continuare la sfida della propria missione.
GERARDO GIORDANO

Leggi il numero  completo della rivista CAOS-informa n. 56. Ecco il link: http://www.caosinforma.it/numero.php?id=69

giovedì 20 settembre 2012

CARLO MARIA MARTINI: LA SCOMPARSA DEL PASTORE DEL DIALOGO.

La recente scomparsa del cardinale emerito di Milano Carlo Maria Martini ha certamente colpito ciascuno di noi.
Carlo Maria Martini un vescovo lontano dalle nostre modeste e turbolente vicende locali, tuttavia così vicino alle ansie ed alle preoccupazioni delle donne e degli uomini normali del nostro tempo.
Il suo maggiore impegno, svolto in più di venti anni di ministero pastorale come Arcivescovo di Milano, tra le diocesi più grandi del mondo, si è sviluppato in una fase storica particolarmente difficile vissuta in Lombardia, irta di conflitti e carica di falsi valori e disgregazione morale.
La sua azione non è solo significativa per le tante iniziative che lo hanno visto radicato ed intensamente compreso dal “suo” popolo ambrosiano (pur essendo piemontese di origine), ma anche pastore tenace nell’azione di dialogo e di confronto con gli altri e prioritariamente con le altre religioni, al cospetto dei problemi complessi della nostra epoca in una realtà come quella milanese, certo dinamica, multietnica e multiculturale ma anche molto difficile e turbolenta.
Un vescovo che riusciva a parlare al cuore di tutti!
Carlo Maria Martini, gesuita e non solo teologo, capace di notevoli sforzi di approfondimento culturali, dunque, ma anche biblista, formatore, comunicatore, e, particolarmente uomo del dialogo, il cui impegno colpisce per la costanza, anche nell’ultima parte della sua vita, prima della malattia che lo ha poi indebolito, quando decise di andare a vivere la sua esperienza a Gerusalemme.
Penso però che la ricerca e lo sforzo di approfondimento culturale e teologico, oltre che pastorale, sui tanti temi che la Chiesa oggi ha di fronte a se, abbiano caratterizzato maggiormente la sua attività e siano stati l’elemento più importante per aiutare la formazione e la crescita dei cristiani maturi e perciò anche di tutti noi. Colpiscono nella sua ultima intervista al Corriere della sera, di cui era negli ultimi tempi collaboratore, le tre parole chiave che testimoniano il suo punto di vista al riguardo: la fede, la fiducia ed il coraggio; elementi fondanti per affrontare i cambiamenti necessari nel mondo contemporaneo, senza trascurare l’amore necessario per battere la sfiducia imperante anche in Europa, nei confronti della Chiesa.
La ricchezza spirituale di cui è testimone il cardinale Martini “si fonde con la sua straordinaria forza d’animo”, come ha ricordato nel suo ricordo il Presidente del Consiglio Mario Monti, necessaria per riprendesi dopo le naturali battute di arresto, negli incessanti percorsi verso obiettivi di crescita della nostra società civile e della comunità politica, per far avanzare l’idea dell’Europa.
La sua scomparsa deve essere di sprone anche per noi a migliorare la nostra capacità di analisi, studiando i problemi, sviluppando e migliorando con vigore la qualità dei percorsi formativi nei confronti delle giovani generazioni di operatori.

Gerardo Giordano