mercoledì 11 luglio 2012

LA SCOMPARSA DI AMATO LAMBERTI.

Sono rimasto senza parole, dopo il mio rientro da Milano, per la immatura scomparsa del prof. Amato Lamberti. Ci eravamo persi di vista e non lo avevo più frequentato anche per le mie continue peregrinazioni  familiari. Apprendere questa notizia improvvisamente e così inaspettata non solo ha causato tanto dispiacere, ma mi ha fatto ripensare alla statura del personaggio.
Avevo avuto modo di conoscere Amato Lamberti durante le mia esperienza di segretario regionale della Cisl Campana, non solo per le sue qualità di Professore di sociologia all'Università di Napoli -  un  sociologo  autentico conoscitore della realtà meridionale. Ma per me, Amato è stato soprattutto il Direttore dell'Osservatorio sulla Camorra, che specie dopo il terremoto del 1980 fu uno strumento moderno  di analisi ed interpretazione del fenomeno criminale voluto dal compianto  Mario Ciriaco e realizzato dalla Fondazione Domenico Colasanto presieduta da Pino Acocella, di cui sono socio fondatore. L'Osservatorio si era conquistato subito una grande attenzione e credibilità, Fu un periodo di grandi confronti che si tramutarono nel tempo in una amicizia che coltivavamo nei nostri "salotti occasionali" dei pullman Sita con i quali rientravamo a casa a Salerno la sera. Gli ultimi confronti più coloriti li ricordo proprio nel periodo preelettorale del 1995. In quel piccolo spazio commentavamo le evoluzioni politiche di quel periodo senza che nessuno dei due avrebbe immaginato di ritrovarsi  dopo poche settimane, Egli Presidente della Provincia di Napoli ed io Vice Presidente della Provincia di Salerno.
E' scomparso un grande salernitano che la città di Salerno non ha saputo mai più riconquistare!
Gerardo Giordano

Ho chiesto al Prof. Giuseppe Acocella, Magnifico Rettore dell'Università LUSPIO di Roma, che in quell'epoca era il Presidente della Fondazione Domenico Colasanto di produrci il suo ricordo e commento.
Lo ringrazio per la sua affettuosa e pronta disponibilità.
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Amato Lamberti, Direttore dell’Osservatorio sulla camorra della Fondazione D. Colasanto
di Pino Acocella


La consuetudine antica, tanto quanto la nostra adolescenza, si rinnovò nei primi anni Settanta quando – dopo che per lunghi anni non ci eravamo più incontrati dopo aver lasciato l’Oratorio dei Salesiani di don Bosco a Salerno (dopo avevamo cementato intenzioni e motivazioni comuni) – ci ritrovammo accomunati nel comune lavoro universitario a Napoli. Da quel rinnovato incontro, confermando le nostre radicate e condivise convinzioni culturali e morali, scaturì l’impegno nella Associazione Scuola Superiore di Servizio sociale di Salerno e, qualche anno più tardi, nell’Osservatorio sulla camorra promosso agli inizi degli anni Ottanta dalla Fondazione Domenico Colasanto della CISL Campania, il cui Segretario Generale (al cui intuito si deve tanto la Fondazione quanto l’Osservatorio), Mario Ciriaco, seppe apprezzare quel giovane studioso acuto e coraggioso.

L’esperienza napoletana lo prese al punto che egli – salernitano dalla più tenera età, benché nato a Nord – divenne Assessore al Comune di Napoli e Presidente dell’Amministrazione provinciale partenopea. Amico gentile e sincero egli mi fu e io tentai di essere per lui, e così voglio oggi ricordarlo, sentendolo ancora vicino come è stato nonostante accadesse che non ci incontrassimo per lunghi periodi; ma le sue doti umane non furono mai inferiori alle sue eccelse qualità di studioso impegnato per le sorti della comunità e capace di mettere la sua raffinata sensibilità di indagatore al servizio del bene comune e della giustizia sociale.

Sono tanti a ricordare aspetti diversi della sua ricchissima personalità. Di lui restano le sue ricerche accademiche, le sue indagini per l’Osservatorio sulla camorra (il primo in Italia, seguito poi da altri), il suo contributo formativo ed intellettuale che profuse per i suoi studenti nell’Università come nel sindacato. Proprio perché non avevo bisogno di incontrarlo spesso per sentirlo vicino, oggi non mi sembra vero che non ci sia più. Eppure ci mancherai. Spero che la terra ti sia lieve, Amato, come tu sapesti essere gentile e cordiale per tutti coloro che incontravi.
Pino Acocella
Presidente della Fondazione “D. Colasanto” dal 1981 al 1993