martedì 31 marzo 2009

IL NUOVO SITO ON LINE DE LA TENDA CENTRO DI SOLIDARIETA'

E' in rete da qualche settimana il nuovo sito de "LA TENDA" centro di solidarietà - onlus, realtà storica dell'associazionismo, di volontariato e di servizio salernitano, presieduto da don NICOLA BARI.
La Tenda nata a Salerno nel 1981 è volta a promuovere lo sviluppo sociale attraverso una cultura di solidarietà e di autopromozione della persona. Dal modello organizzativo nato con la creazione del primo Programma Terapeutico, all’attuale complessità dei servizi e delle funzioni, il centro LA TENDA ha dimostrato di muoversi secondo un processo in continuo divenire.
il nuovo sito si può visionare cliccando su:

Ne ha dato notizia CAOS il centro studi e formazione dell'associazione - espressione di un atteggiamento culturale radicalmente nuovo, basato sul rigore della ricerca scientifica, e la esperienza pluriennale, con la sperimentazione di nuovi percorsi di promozione - che ha festeggiato lo storico evento ringraziando sul proprio blog e "a modo nostro, alcuni amici che ci hanno aiutato con il loro contributo di competenze tecniche, di cultura, di amicizia e di affetto, a rendere possibile questa "impresa".

lunedì 23 marzo 2009

RICOGNIZIONE MINISTERIALE DELLE INFRASTRUTTURE DEL PATTO TERRITORIALE SELE PICENTINO

Area PIP di Eboli
Area PIP di Montecorvino Rovella

Area PIP di Giffoni Valle Piana

Il presidente del Consiglio di Amministrazione Gerardo Giordano e la dott. Anna Perla, hanno accompagnato giovedì 19 e venerdi 20 marzo scorsi il dott. Marco Piscopo di Promuovitalia, nelle aree infrastrutturate del Patto Sele Picentino.
Per conto del Ministero il dott. Piscopo, ha realizzato un completo monitoraggio di tutte le opere infrastrutturali del Patto Generalista e del Patto Agricolo.
Sono state visitate tutte le Aree PIP e tutte le opere realizzate a Pontecagnano (nella foto), Giffoni Valle Piana, Montecorvino Rovella, Acerno, Eboli, Olevano Sul Tusciano, Serre, Postiglione.
Inoltre sono state verificati gli stati di realizzazione e di utilizzazione delle varie opere. Promuovitalia sta infatti realizzando, per conto del Ministero, una mappatura delle infrastrutture, realizzate dai Patti territoriali, per creare un atlante con finalità utilizzative delle varie opere da parte di tutti gli operatori economici ed imprenditoriali.
Le numerose realizzazioni, ormai completate, del Patto Sele Picentino hanno costituito un elemento di forte compiacimento per quanto realizzato.
Il Presidente Giordano, a nome del patto, ha espresso profonda soddisfazione: "Nei due intensi giorni di lavoro abbiamo potuto testimoniare le complesse attività del Patto ma anche la forte capacità attuativa degli impegni assunti per lo sviluppo economico ed occupazionale dell'intera area".

venerdì 20 marzo 2009

"LA GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE"

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 21 MARZO 2009 A NAPOLI.

Si svolgera' a Napoli, il 21 marzo, primo giorno di primavera, la quattordicesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie" promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico e con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del comune di Napoli, la Provincia di Napoli e la Regione Campania.
La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata.
Libera per la XIV edizione ha scelto la Campania, ha scelto Napoli, citta' dalle mille contraddizioni, dai mille colori.
L'etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie,
e' lo slogan che accompagnera' questa giornata, durante la quale si incontreranno a Napoli oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 3000 familiari. Saranno presenti rappresentanti delle Ong provenienti da circa 30 paesi europee. Le iniziative ed il programma della manifestazione sono stati presentati stamane in una conferenza stampa presso la sede Rai di Roma.

Il programma della giornata così come i diversi seminari tematici sono ancora in fase di definizione, per questo motivo possono essere soggetti a variazioni.
Programma: Alle ore 9:00 inizio concentramento in rotonda Diaz.
Alle ore 10:00 partenza del corteo da rotonda Diaz verso Piazza del Plebiscito, durante il corteo verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie.
Alle ore 12:30 dal palco centrale lettura dei nomi da parte delle autorità, magistrati, giornalisti, familiari delle vittime, e di alunni delle scuole. Intervento di don Luigi Ciotti e Andrea Campinoti.
Alle ore 13:30 pranzo
Dalle ore 14:30 svolgimento dei sette seminari tematici
Dalle ore 14:30 animazione in piazza per i più piccoli, con spettacoli di strada e stand per disegnare sui palloncini che verranno liberati durante la giornata
Dalle ore 17:30 inizio del concerto in Piazza Plebiscito:
Orchestra popolare di Caserta, Caro De Andrè, Fabrizio Varchetta e i Witko Cuntu di Alessio Di Modica, Harry Loman, Lucariello A 67 24 GranaModena, City Ramblers

Seminari
I seminari si svolgeranno dalle ore 14:30 alle ore 17:00.
* Seminario "Scuole aperte per un territorio educativo", testimonianze del progetto Scuole Aperte e di altre esperienze nazionali di lavoro contro la dispersione scolastica. Coordina Michele Gagliardo (Libera Formazione). Sono previsti gli interventi di Leopoldo Grosso (Gruppo Abele), Leandro Limoccia (Scuole Aperte, Regione Campania), Giampiero Griffo (Disabled Peoples' International DPI), Andrea Brignone (Agesci), Francesco Alvaro (Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza Regione Lazio). Testimonianze di Nicola Battaglia e Adicoudè Sena (Scuole Aperte). Presso l'aula 320 dell'Università Parthenope
* Seminario "Prevenire e contrastare l'infiltrazione mafiosa negli enti locali. Perchè serve una nuova legge?", a cura di Avviso Pubblico, sul tema dello scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa. Coordina Toni Mira (giornalista Avvenire). Sono previsti gli interventi di Gianni Speranza (sindaco Lamezia Terme), Alessio Chiavetta (sindaco Nettuno), Rosario Crocetta (sindaco Gela), Alberto Cisterna (DNA), Alessandro Pansa (Prefetto Napoli), Giuseppe Pisanu (Pres. Com. Naz. Antimafia). Presso la sala del Consiglio Provinciale, Provincia di Napoli.
* Seminario "Ecomafie: i traffici illeciti e lo sfruttamento del territorio. Un problema di tutti", con interventi di Enrico Fontana (Legambiente), Donato Ceglie (magistrato). Coordina Michele Buonomo (Pres. Legambiente Campania). Presso l'aula 280 dell'Università Parthenope.
* Seminario "Informazione Liberante: il ruolo dei media nella lotta alle mafie, tra censura e resistenza". Coordina Roberto Morrione (Libera Informazione). Con interventi di Daniela De Crescenzo (com. sci. Narcomafie), Luca Rossomando (Napoli Monitor), Raffaele Sardo (la Repubblica), Vincenzo Palmesano, Alberto Spampinato. Presso la chiesa dell'Incoronata.
* Seminario "Flare: le stagioni della legalità. La confisca e l'uso sociale dei beni confiscati in Europa", a cura di Flare, presenti delegazioni di 30 paesi europei. Coordina Michele Curto (Libera Internazionale). Con interventi di: rappresentanti di Flare, Ilya Poliktovskaja (figlio di Anna Poliktovskaja) Michele Emiliano (sindaco di Bari), Laura Garavini (commissione nazionale antimafia). Presso la Cappella Palatina.
* Seminario "Il ruolo della Giustizia nella lotta alle mafie: per una panoramica nazionale", con interventi di Gian Carlo Caselli (magistrato), Anna Canepa (magistrato). Coordina Enza Rando (avvocato, ufficio legale di Libera). Presso la Chiesa di San Francesco di Paola.
* Seminario "Simboli e Risorse di Comunità Libere: l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie", a cura del settore Beni Confiscati di Libera. Coordina Davide Pati (Ufficio Beni confiscati, Libera). Presentazione della ricerca effettuata nella Provincia di Napoli e del percorso per la costituzione della cooperativa Libera Terra in Provincia di Caserta. Con Antonio Maruccia (Commissario di governo straordinario per i beni confiscati), Carlo Alfiero (Presidente della Fondazione per il Sud), Tiziana Apicella (Libera Napoli), Giampiero Calzolari (Presidente di Cooperare con Libera Terra), Mauro Baldascino (Libera Caserta), Lucia Rea (Consorzio Sole), Enrico Tedesco (Regione Campania). Presso il Teatro Mercadante.
Al momento della stampa, altri interventi sono ancora in via di definizione. Si precisa che le aule hanno una capienza limitata e sarà consentito l'accesso solo nei limiti del rispetto delle norme di pubblica sicurezza.

martedì 10 marzo 2009

GERARDO GIORDANO PRESENTA LE SUE CARTOLINE ANTICHE AL CLUB LIONS SALERNO HOST

Emozioni ed apprezzamenti ieri sera al Casino Sociale di Salerno
dove era in corso l’Assemblea ordinaria del Club Lions Salerno Host.
Gerardo Giordano si è reso disponibile per proiettare ed illustrare
le diapositive di cartoline antiche della vecchia Salerno
tratte dalla sua raccolta personale.
Dopo la conclusione dei lavori all’ordine del giorno,
il Presidente del Club Vittorio Bottiglieri,
ha dato la parola a Gerardo Giordano che ha potuto presentare e commentare
le nuove immagini della sua antica passione, suscitando un notevole interesse tra i presenti.

I numerosi e qualificati partecipanti alla serata, in gran parte salernitani doc,
hanno reagito molto positivamente e con notevoli interazioni personali,
rispetto alle emozionanti immagini della Salerno antica che sono state presentate,
alcune quasi sconosciute e di indiscutibile valore culturale.

nelle immagini: una delle tante cartoline presentate
ed alcuni momenti della brillante presentazione

mercoledì 4 marzo 2009

DARFUR: ACCOLTA LA RICHIESTA DI ARRESTO PER BASHIR

L'AJA - La Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja che ha accolto la richiesta di mandato d'arresto nei confronti del presidente del Sudan, Omar El Bashir, per crimini di guerra nel Darfur; non ha accolto solo l'accusa di genocidio. Lo ha detto il portavoce del Cpi, Laurence Blairon.
Il mandato di arresto per il presidente del Sudan, il primo emesso dalla Corte nei confronti di un capo di Stato in carica, conta sette reati: cinque per crimini contro l'umanità (uccisioni, sterminio, trasferimento forzato, torture e stupri) e due per crimini di guerra (attacco intenzionale contro la popolazione civile e saccheggi).
La maggioranza della Camera della Corte non ha invece accolto la richiesta di genocidio che era stata inclusa nell'atto di imputazione del procuratore della Cpi, Luis Moreno-Ocampo.
Il presidente Omar el Bashir continuerà ad esercitare il suo ruolo e manterrà le sue prerogative costituzionali. Lo ha dichiarato il ministro della giustizia sudanese, Abdel Basset Sedrat.
I ministri degli esteri dei 22 paesi aderenti alla Lega Araba, che erano al Cairo per una riunione preparatoria del prossimo vertice arabo di Doha, hanno deciso di tenere una riunione in sessione straordinaria e urgente per esaminare i riflessi del mandato di cattura della Corte Penale Internazionale (Cpi) contro il presidente sudanese, Omar el Bashir, ed adottare una risoluzione in merito. Lo ha comunicato il ministro di stato sudanese, Ali Ahmed Kerki, presente alla Lega Araba.

lunedì 2 marzo 2009

IL PAPA BENEDETTO XVI: SOLIDARIETA' AI LAVORATORI FIAT DI POMIGLIANO D'ARCO E A QUELLI DELLE AZIENDE IN CRISI

Dopo l'Angelus:

Saluto i lavoratori dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco, venuti a manifestare la loro preoccupazione per il futuro di quella fabbrica e delle migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, dipendono da essa per il loro lavoro.
Penso anche ad altre situazioni ugualmente difficili, come quelle che stanno affliggendo i territori del Sulcis-Iglesiente, in Sardegna, di Prato in Toscana e di altri centri in Italia e altrove.
Mi associo ai Vescovi e alle rispettive Chiese locali nell’esprimere vicinanza alle famiglie interessate dal problema, e le affido nella preghiera alla protezione di Maria Santissima e di San Giuseppe, patrono dei lavoratori.
Desidero esprimere il mio incoraggiamento alle autorità sia politiche che civili, come anche agli imprenditori, affinché con il concorso di tutti si possa far fronte a questo delicato momento. C’è bisogno, infatti, di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie.

domenica 1 marzo 2009

L'INTERVISTA A GERARDO GIORDANO DI ANNA GROTTA PUBBLICATA DAL PERIODICO DE LA TENDA "CAOS INFORMA" COORDINATO DA MARIO SCANNAPIECO

Gerardo Giordano: imparare facendo
L’intervista che presentiamo è molto particolare, forse perchè particolare è Gerardo Giordano. Dalla vividezza delle sue parole scaturisce l’immagine di un uomo impegnato e al passo con i tempi, di grande esperienza costruita raccogliendo e facendo fruttare tutto quello che la vita gli ha posto dinanzi. Il messaggio che trasmette, con pacatezza e risolutezza, è di essere sempre pronti a raccogliere nuovi stimoli, senza aver paura di innovarsi, purchè si abbiano valori sani a cui far riferimento.

L’INTERVISTA
Ci racconti un po' di te?
Fondamentalmente sono un sindacalista; sono stato segretario generale della CISL di Salerno, Segretario regionale della Campania; ma forse è più interessante parlare di ciò di cui mi sono concretamente occupato: mi sono occupato di formazione sindacale - partendo dal Centro Studi CISL di Firenze - di politica industriale e territoriale, di politica del lavoro.
Su questi filoni ho costruito la mia esperienza sindacale. Poi, per ragioni legati ad una mia sensibilità personale, la mia attenzione si è concentrata anche sui temi sociali, intesi come interesse ai bisogni sociali dei più deboli. In realtà, tutta la mia esperienza professionale e personale è nel sociale, ma l'interesse per la "politica sociale" è cominciata a caratterizzarsi poco alla volta. Due sono gli episodi che mi hanno molto colpito: quando ho cominciato a fare il sindacalista, agli inizi degli anni '70, ricordo la prima volta che ho incontrato una troupe televisiva. La mia meraviglia fu scoprire che non erano venuti a parlare del lavoro nero, del sottosalario, del lavoro irregolare, temi all'ordine del giorno, anche in quel tempo, qui nel meridione, ma piuttosto chiesero perché si vendevano i bambini. La conoscenza che i media avevano di noi era legata al fenomeno della vendita dei neonati. Il secondo episodio è legato al primo impatto che ho avuto ad un tavolo istituzionale negoziale, in cui abbiamo parlato degli asili nido nei luoghi di lavoro, e nella società. Quindi, quando ho cominciato concretamente la mia carriera di sindacalista sono state le questioni sociali che mi hanno maggiormente colpito, e allora capii che il lavoro era sì fondamentale, perché la sua mancanza produceva emigrazione, però la condizione umana era anche altrettanto fondamentale.
L'esperienza sindacale è stata molto lunga - è durata ben ventitre anni di cui tredici a Napoli - e mi ha portato poi nel tempo ad approfondire i temi del divario nelle economie, della politica meridionalistica e tante altre cose. Argomenti che poi si incarnano sul bisogno di costruire politiche di sviluppo.
Come mai anche giornalista?
Ogni volta che ho realizzato un'esperienza associativa, ho costruito un veicolo di comunicazione autonomo: quando sono stato il vice presidente della gioventù di Azione Cattolica (nel '66/'67) feci un bollettino che si chiamava il numero del centro diocesano, quando sono stato il delegato di gioventù aclista ho creato ACLI Flash, quando sono stato nel CSI (Centro Sportivo Italiano) ho ideato Sprint, nella Cisl detti vigore a Realtà sociale. Creavo dei bollettini di comunicazione con il ciclostile da spedire o distribuire a mano. Ricordo che da studente iscritto alle scuole superiori ho anche partecipato al Centro Italiano Stampa Studentesca. Ebbi modo di conoscere tutti i redattori dei giornali che si facevano nelle varie diocesi e negli istituti italiani e trovammo un sistema per mettere le vignette, le fotografie sui giornali senza fare il clichè di zinco, e quindi in modo molto più economico. Queste in realtà sono tutte esperienze estemporanee, legate ad una passione personale che hanno un filo logico: trasmettere quello che fai. Un'esperienza più strutturata l'ho avuta con Don Angelo Visconti, ebolitano, il capo dell'Ufficio Catechistico Diocesano. Voleva impegnarsi a creare per la chiesa uno strumento di comunicazione: insieme creammo Agire. Io andai a Napoli e il giornale continuò a camminarecon le proprie gambe, dopo un po' di tempo Don Angelo mi chiamò e mi chiese di dare una mano nell'organizzazione del giornale: entrai nel Consiglio di Amministrazione, fu allora che mi suggerì di iscrivermi all'Ordine dei giornalisti. Eravamo verso la fine degli anni '80. Ho scritto molto su Agire, per 4/5 anni preparavoun pezzo ogni settimana.
Hai aperto un blog che porta il tuo nome, da dove nasce quest'idea?
Era necessario impadronirsi degli strumenti più moderni per rendere possibile un minimo di comunicazione nel nostro tempo, per far conoscere le cose che si fanno. In questa logica dopo che ho finito la mia esperienza amministrativa ho fatto un mio blog (gerardogiordano.blogspot.com) e ho sperimentato anche le forme innovative di comunicazione.
L'idea mi è venuta sempre da altre esperienze che, nel tempo, avevo maturato: come presidente di una società di gestione di un Patto Territoriale, per obbligo di legge, ho anche creato un portale, uno dei pochi costantemente aggiornato sull'andamento del Patto.
Io non sono un informatico, anche se sono stato uno dei pochi sindacalisti che aveva il computer sulla scrivania, allora si chiamava M10.
Quando sono stato amministratore pubblico ho dovuto conoscere ancora meglio tutti gli sviluppi tecnologici: si cominciava a parlare di internet, di e-mail, e ho imparato ad impadronirmi di questi nuovi strumenti. Il primo effetto gratificante è stato la traduzione in un sito internet di un'esperienza di programma comunitario, la riorganizzazione del sistema turistico archeologico - culturale dell'agro nocerino - il sito è ancora on-line (ww.lodis.org).
Da ciò è nata anche l'idea di dedicarsi con maggiore attenzione ai nuovi mezzi di comunicazione: ho creato un blog un po' più privato, di famiglia, e un blog pubblico, sulla mia presenza nel mondo della politica.
Quali sono i segreti di un buon comunicatore?
Un sindacalista deve essere capace di comunicare, anzi deve anche essere più bravo del politico, perché la sua platea è composta da persone semplici, che hannobisogno di essere arricchite con contributi capaci di suscitare non solo emozioni, non solo interessi, ma innescare anche una crescita culturale, sociale, personale.
Spiegare un contratto di lavoro, le novità introdotte, può diventare un'impresa molto difficile.
In realtà la mia esperienza personale non si basa tanto sullacomunicazione tecnica, del contratto
ad esempio, quanto sulla salvaguardia, la tutela e lo sviluppo del lavoro di gruppi di lavoratori, di aziende o di territori. Quindi il mio è stato unlavoro che possiamo definire più di "avvocato popolare" che non da tecnico. Se dovessi dare dei consigli, in primo luogo è necessario conoscere bene l'argomento che si intende comunicare. Questo è fondamentale. Se devi dire qualche cosa devi sapere bene di cosa parli. Anche perché se si conosce bene ciò che si vuole comunicare, si riesce a farlo con maggiore facilità. In altre parole, si riesce a non impaurirsi della platea, perché
spesso, la comunicazione ti porta ad avere paura della platea che hai di fronte.
Inoltre, si deve fare in modo che le informazioni siano rese quanto più semplici è possibile. Questo dipende dalla capacità di fare buone letture ed essere una persona colta che è in grado di rendere semplici anche i contenuti più complessi.
Infine, si deve avere una grande capacità di ascolto, si deve essere una persona capace di dialogare. Poi, se si riesce anche a scrivere ciò che si comunica e a diffonderlo è ancora meglio.
Comunicazione e sociale: come far combaciare questi due aspetti?
Sono molte le persone che non riescono a comunicare, non sanno stare insieme a parlare, a dialogare. La comunicazione è una parte fondamentale della crescita personale, nel senso che la comunicazione deve anche essa essere un elemento di crescitasociale delle persone.
Data la tua particolare esperienza nel campo economico, puoi rilasciarci qualche considerazione sui motivi dell'attuale crisi economica e sulle conseguenze per il mercato del lavoro?
I motivi derivano da come si è evoluto il liberismo spinto e quali sono state le sue degenerazioni. In Europa siamo stati più prudenti, gli elementi di salvaguardia del sistema ci hannoconsentito di fronteggiare i problemi. La situazione comunque porterà ad una contrazione dell'occupazione e quindi ad una riduzione dei posti di lavoro, si dovrà ripensare alla organizzazione dei sistemi produttivi andando così a creare gli elementi che costituiranno il mercato per i prossimi 15 anni.
Questo significa anche pensare ad una nuova riorganizzazione delle stesse persone ed una maggiore formazione professionale per chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro.
Secondo te, quale deve essere la funzione del sindacato oggi?
La funzione del sindacato non può che essere negoziale.
Io penso che bisogna rafforzare la capacità concertativa del sistema, che negli ultimi anni è stata
messa da parte, perché si pensava che la concertazione fosse una forma di corporativismo. Invece si è visto che essa dà i suoi buoni frutti.
Però, allo stesso tempo, il sindacato deve anche essere capace di essere rivendicativo.
Il sindacato è un elemento forte della tutela dei lavoratori, non è possibile lasciare ad altri questa capacità di rappresentanza rivendicativa, negoziale. Non è pensabile oggi abbandonare intere fasce all'autonomia delle categorie, alla propria capacità di gestirsi, come ad esempio per il precariato, i contratti a tempo determinato.
Tutto questo deve entrare a far parte di una confederalità sindacale, dove il sindacato si assume insieme la responsabilità di andare verso un riordino di queste fasce di lavoratori in un quadro di stabilizzazione all'interno del mercato del lavoro.
Che cosa vedi nel presente e nel futuro de La Tenda?
La Tenda è stata una grande intuizione del suo fondatore e di chi ha contribuito a farla crescere ed ha costituito una importante cammino nelle esperienze di associazionismo.
Nel presente vedo come un bisogno imprescindibile di definire meglio ruoli, compiti e funzioni di tutte le persone che si preoccupano di dare maggiore vitalità a quest'esperienza: questo si riflette sulla necessità di pensare meglio il modello organizzativo.
Per il futuro vedo un'associazione che mentre è capace di rispondere sempre meglio ai suoi elementi originari (la marginalità, i tossicodipendenti, ora anche gli immigrati), riesce ad essere un soggetto capace di individuare la strumentazione adeguata che ti porta verso il lavoro. Mi ritornano in mente i discorsi fatti, sul Centro per l'occupabilità, l'idea cioè di un luogo dove trovi tutte le informazioni legate al mondo del lavoro, ad esempio come impostare al computer un curriculum, dove fare orientamento, formazione professionale, costruire una cooperativa sociale, a prescindere dall'impegno generale per il recupero dalla tossicodipendenza. Uno spazio dove tutti i temi del lavoro possono trovare le prime risposte fondamentali.
In questo modo si trasforma anche l'utenza de La Tenda, perchè si parla ai giovani in generale che hanno bisogno di nuove proposte e risposte.