La riflessione sulla
famiglia aperta con il numero estivo di Caos informa, si è collocata in un
contesto favorevole di interesse ed attenzione.
Anche la Settimana sociale dei cattolici
italiani di Torino, a metà settembre ha posto al centro dell’attenzione il tema
della “famiglia speranza e futuro per la società italiana”, aumentando
l’attenzione generale sul ruolo importante della famiglia nella nostra società.
Avevamo visto giusto,
dunque sulla necessità di riflettere intorno alle problematiche della famiglia!
Un impegno diventato sempre più importante, non solo per migliorare l’apporto
alla coesione nella società italiana, ma anche per assicurare servizi migliori e più adeguati che oggi
occorrono ai suoi vari membri, per uno
sviluppo armonioso delle unità familiari. I nuovi scenari ed i segni di
rinascita che si stanno aprendo nel nostro paese non possono che ripartire
dall’antico e sempre nuovo valore della famiglia e tener conto perciò dei vari bisogni che ad
essa sono collegati: dall’educazione, al lavoro, dal sistema fiscale ed
assistenziale, ad una nuova dimensione della qualità di vita nella città plurale e solidale.
Il nostro sforzo tuttavia
è volto ora a migliorare l’approfondimento e la
conoscenza dello stato locale della famiglia e capire sempre meglio i
vari e complessi problemi ed i bisogni che,
nella nostra variegata realtà sociale e territoriale, occorre affrontare e
sviluppare pe r rendere meno difficile la vita e l’evoluzione della famiglia e dei
suoi componenti.
Per questo abbiamo deciso
di continuare la nostra attenzione e la riflessione, in particolare sulla famiglia salernitana e sui suoi bisogni,
perché vogliamo preparare accuratamente con materiali e sussidi utili, anche
con i contributi di questo numero, il seminario che La Tenda si è prefisso di
realizzare prossimamente su questo tema.
Ci sono tante cose da
conoscere sulle 418.005 famiglie salernitane composte secondo un recente
calcolo statistico, in media di 2,65. Meno di tre persone. Solo la media di una
statistica, però, considerato il persistere ancora di tante famiglie numerose,
sebbene il saldo demografico naturale negli ultimi anni appare sempre negativo.
Influisce anche un forte tasso di
emigrazione, che ha coinvolto negli ultimi anni, per ragioni di studio o di
lavoro tanti giovani ed ha raggiunto un valore medio di circa 2.300 persone
l’anno.
Più articolato il
discorso sulla popolazione anziana, per la maggioranza della quale la famiglia
rimane un luogo quasi esclusivo di accoglienza e di permanenza nel momento
delle difficoltà della vecchiaia. Mentre una riflessione a parte merita la
situazione relativa ai disabili e soprattutto alla nuova infanzia ed il ruolo
dei nonni.
Insomma la famiglia, una
vera agenzia educativa e di formazione, di socialità e di servizio oltre che
luogo di amore e di relazione che vale
la pena di approfondire quale nuovo presupposto per la cittadinanza attiva per
la società prossimo ventura.
GERARDO GIORDANO