giovedì 22 novembre 2012

IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II° RIVIVE A SALERNO NELLE PAROLE DI MONS LUIGI BETTAZZI.

Pubblico dalle grandi occasioni martedì sera al Centro sociale sindacale del Quartiere Italia di Salerno, dove Mons. Luigi Bettazzi ha portato la testimonianza 
della  sua partecipazione di Vescovo alla seconda sessione del Concilio ecumenico Vaticano II°. Introdotto da don Pietro Mari e accompagnatgo da don Ciro Torre, parroci del Volto Santo e di Gesù Redentore, organizzatori della serata, Mons Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, quasi novantenne,  ha raccontato la sua esperienza con il fervore, la chiarezza e sprazzi di spirito quasi giovanile, ad un numeroso pubblico che lo ha accolto con entusiasmo e ne apprezzato con simpatia la complessità dei vari temi affrontati. 

Mons. Bettazzi ha richiamato l'importante valore dei risultati emersi nel Concilio: un grande appuntamento pastorale e non dogmatico, di partecipazione nella Chiesa - così come lo aveva voluto Giovanni XXIII - che ha prodotto ben 16 documenti, 9 decreti e soprattutto con le 4 Costituzioni (Gaudium et Spes, Lumen Gentium, Sacrosanctum Concilium, Dei Verbum) , un grande impegno di sistemazione di temi  e  di problemi che hanno la piena attualità cinquanta anni dopo la conclusione dei lavori.
Anzi, cinquant'anni sono ancora il tempo appena necessario per capire e vivere un Concilio, così ampio come è stato il lavoro dei Padri Conciliari nel  "Vaticano II°", anche se occorre ancora un impegno forte di tutta la Chiesa  per realizzare tutte le scelte ed i contenuti.
Cosicchè si può ben dire, oggi, che durante i giorni del Concilio si sono potute firmare cose che neanche i protagonisti, all'inizio dei lavori, pensavano mai di poter realizzare. Nel suo intervento e nelle risposte ai numerosi interventi che sono seguiti, Mons. Bettazzi non ha mancato di segnalare l'importanza ed il valore della pace a tutti gli uomini di buona volontà.

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