giovedì 18 dicembre 2014

ALMENO UNA GIORNATA PER PENSARE ALL’INFANZIA E ALL’ADOLESCENZA!



Il 22 novembre è stata la giornata buona per ricordarci dei bambini.
Dovremmo ricordarcene sempre!
Invece anche dei bambini finiamo per rammentarcene solo alla sollecitazione annuale della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che le Nazioni Unite hanno istituito fin dal 1989.
Meno male!   Così abbiamo almeno un’occasione per rimettere al centro della nostra attenzione il grande problema dell’infanzia e dell’adolescenza.
Quanto i bambini siano maltrattati nel mondo ne abbiamo drammatiche testimonianze ogni giorno. Sia per la problematicità della condizione infantile, sia per la tutela dei diritti alla sopravvivenza dei bambini stessi ed al loro sviluppo in quanto persone umane; la loro protezione dagli abusi, fino allo sfruttamento del lavoro minorile e alla violenza.
Negli ultimi anni, poi, si è fatta strada in alcuni paesi più esposti a fenomeni di guerre locali, la condizione dei bambini soldato che rappresenta un ulteriore elemento di raccapriccio ad una condizione dell’infanzia che stenta a realizzare una crescita particolarmente armoniosa alle ultimissime generazioni nei paesi in ritardo di sviluppo.
Ho avuto modo più volte di segnalare tra l’altro, il delicato problema dei diritti alla partecipazione dei bambini alle decisioni che riguardano la loro crescita ed il loro progresso nello studio e nella formazione: problema a cui molti fanno spesso orecchie da mercanti.
Forse perciò la ricorrenza di quest’anno, è stata caratterizzata da una campagna di comunicazione nazionale dell’Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza, sul tema delle differenze, con l’obiettivo di contrastare ogni forma di discriminazione o timore preconcetto fondato sul colore della pelle, sul credo religioso, l’orientamento sessuale o il ceto sociale di appartenenza. Si è voluto sottolineare così il diritto alla diversità e valorizzare le unicità: ricchezza fondamentale e componenti imprescindibili nel processo di costruzione dell’identità che caratterizza poi l’adolescenza.
Un mondo di offese sui più piccoli, che sono poi le generazioni che verranno dopo di noi.
Un mondo di offese che comincia già davanti al nostro portone di casa. Proprio da lì, infatti possiamo spesso verificare subito, quanto il problema della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza sia grande, e come anche nel nostro piccolo mondo, le discriminazioni sull’infanzia siano accettati con troppa superficialità ed i diritti dei più piccoli calpestati con facilità.
Perciò attraverso il richiamo di queste giornate,    ci chiedono un impegno rinnovato ed una maggiore attenzione al problema dei più piccoli e più indifesi.

GERARDO GIORDANO

LEGGI IL NUMERO 8O DI CAOS INFORMA LA RIVISTA ON LINE DEL CENTRO LA TENDA (trovi il link in fondo a destra).

   

martedì 16 dicembre 2014

GRAZIE A TUTTI E UN REGALO PER I GRADITI AUGURI DI BUON COMPLEANNO.

CARE AMICHE E CARI AMICI,
 


GRAZIE PER I TANTI AUGURI CHE MI AVETE FATTO PERVENIRE OGGI PER IL MIO COMPLEANNO.
MI SONO SENTITO VERAMENTE RINFRANCATO DA TANTA VICINANZA, TANTA AMICIZIA E TANTA SOLIDARIETA'.
DESIDERO RINGRAZIARE TUTTI ATTRAVERSO IL PICCOLO DONO DI QUESTE SPLENDIDE  IMMAGINI ANTICHE DELLA NOSTRA BELLA CITTA' CHE HO SCELTO DALLA MIA COLLEZIONE DI CARTOLINE DI SALERNO, PER I RECENTI GIOIOSI INCONTRI DELL'UNIVERSITA' DELLE TRE ETA' DI S. CIPRIANO PICENTINO E DELL'ASSOCIAZIONE CULTURA E SPORT DI SALERNO EST.

giovedì 4 dicembre 2014

DOVE ERAVAMO RIMASTI....


Eccomi seduto di nuovo davanti allo schermo bianco del computer.
Bella faticaccia rincontrarlo… dopo tanti mesi di allontanamento forzato, quasi obbligato, da tante prescrizioni degli oculisti.
E’ il ritorno all’osservatorio immobile del caso per riavvicinare il mondo, Solo che il mondo non l’ho ritrovato come l’avevo lasciato,
Comunque sia questo piccolo osservatorio rimane importante, anche se lo schermo muto e bianchissimo sollecita che sta aspettando i racconti delle mie nuove.
Sa che ce ne sono tante.
Una convalescenza così lunga e snodata ha lasciato posto a tante rimuginazioni, man mano che percorrevo le tante vie della ripresa. Ne può emergere quasi un almanacco delle tante cose nuove. Potrebbero essere anche belle. Non so... Certo di eventi e cose nuove ne sono avvenute. Anche se la cosa più affascinante che sia capitata è stato lo sfoglio continuo della memoria e delle tante cose che semmai… avvennero. Un bel cammino all’indietro, non c’è dubbio per riscoprire o forse ripensare, tutto quello che poteva essermi già capitato nel tempo passato.
Tutto è venuto lentamente alla ribalta della memoria circondato da paesaggi familiari e sociali, trasformati, aggiornati, comunque diversi da come li avevo lasciati.
Forse la nuova fase di vita di questo blog che mi appresto ad animare, potrà darci più spunti e motivi di confronto: mi auguro con il conforto di quanti hanno apprezzato i primi sette anni di questa esperienza.

GERARDO GIORDANO

sabato 4 ottobre 2014

RICOSTRUIRE LA CULTURA DELLA PACE!

Il tempo che stiamo attraversando è segnato nuovamente da grandi conflitti che non investono solo nazioni e popoli, ma anche le diverse religioni, oltre naturalmente i soliti interessi economici e finanziari, il più delle volte legati al controllo del petrolio.
In particolare, l’aggressione ad alcuni popoli  ed etnie, specie nel Medio oriente e nell’Africa mediterranea, per ragioni e differenze di natura religiosa, e la violenza bieca con cui viene esercitata,  ha risvegliato passioni nefaste e determinato un clima generale  di così forte contrapposizione tra stati e popoli che pensavamo ormai assopiti se non superati, soprattutto dopo l’aggressione  alle torri gemelle di New York del 2001.
Veramente una situazione molto brutta  in un clima così pesante ed incandescente che il Santo Padre Francesco ha definito da terza guerra mondiale, e chiedendo di non rinunciare a sviluppare un impegno straordinario che aiuti gli uomini di buona volontà a riprendere le ragioni del dialogo e del confronto tra le fedi e culture diverse e consenta di creare un clima più disteso e ragionato.
 Per quello che mi è dato di capire, penso che in questi anni si sia andata sempre più affievolendo la cultura della pace a scapito della ricerca e del vantaggio degli interessi particolari.
La ricerca del bene comune ha ceduto il posto ai particolarismi ed alla esaltazione degli egoismi e degli individualismi.
Il piccolo particolare da salvaguardare, ha preso il posto dell’interesse generale e del governo dei grandi processi che la storia ha fatto emergere con  la svolta o meglio con la chiusura delle appendici dei conflitti aperti nel novecento.  
A riflettere bene sulle cose che apprendiamo e vediamo quotidianamente nei notiziari, occorre rilanciare con grande forza l’iniziativa necessaria per la crescita della cultura della pace. Una iniziativa che andrebbe sviluppata a tutti i livelli per ridare più forza e slancio alle forze disponibili al coraggio del negoziato, insieme alla volontà di riconciliazione laddove è possibile, per isolare le persone e gli ambienti smaniosi di fare guerra e darsi continuamente battaglia.
Proprio in questo anno in cui ricordiamo i cento anni della prima guerra mondiale, la lezione della storia dovrebbe aver insegnato l’inutilità delle distruzioni e che solo la pace tra gli uomini può aiutarli a vivere in una condizione di serenità e dignità.

GERARDO GIORDANO

sabato 19 aprile 2014

AUGURI !


BUONA PASQUA

sabato 29 marzo 2014

PRESENTATO A SALERNO IL LIBRO DI GIUSEPPE RAGO "LA RESIDENZA NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI DAL XV AL XVI SECOLO.


Giuseppe Rago
Piacevole serata di impegno culturale mercoledì 26 pomeriggio, al Circolo Canottieri Irno di Salerno. I temi più delicati dell'architettura, del ruolo delle città nel Rinascimento meridionale di Napoli e Salerno sono stati posti al centro dell'attenzione di una impegnata platea. La presentazione del libro di Giuseppe Rago "La residenza nel Centro Storico di Napoli dal XV al XVI secolo".è stata l'occasione per mettere a confronto Gerardo Giordano, Direttore della rivista on line Caos-informa, Gabriella Alfano, Presidente degli Ordini degli Architetti della Provincia di Salerno e il prof. Giuseppe Rago, storico dell'arte e ricercatore in Storia e critica dell'Architettura, visting scholar University of Westminster London. 

 
Organizzatrice della serata la prof. Clotilde Baccari Cioffi, responsabile del Parco Storico Sichelgaìta - impegnata in questi ultimi mesi sui temi del Rinascimento salernitano - con il patrocinio del 
dott. Alberto Gulletta Presidente del Circolo Canottieri Irno.
 Ha coinvolto piacevolmente il pubblico l'arch. Pina Russo 
quale voce narrante della serata.

Gabriella Alfano mentre svolge il suo intervento
 tra Gerardo Giordano e Giuseppe Rago
Dopo il saluto e le considerazioni di Gabriella Alfano, Gerardo Giordano ha introdotto il prof. Giuseppe Rago e le sue costanti attività di ricerca. 
Giordano ha poi presentato il libro, frutto di alcuni anni di lavoro, 
un testo di 650 pagine che analizza la stratificazione urbana di Napoli 
della quale l'Autore ne ripercorre il divenire, dal periodo gotico a quello angioino fino al periodo aragonese, fornendo con i suoi studi 
anche una chiave interpretativa 
sulla architettura napoletana dal quattrocento.
un aspetto della sala
Giuseppe Rago ha poi preso la parola e, con l'ausilio di numerose slides dei luoghi, ha ripercorso con la sua abituale passione  e con immagini pittoresche, le vicende relative ai tipi e le forme dell'architettura urbana napoletana. Utilizzando la Tavola Strozzi come immagine iconografica della città ha appassionato l'uditorio con le descrizioni delle realtà gotiche, angioine e poi aragonese, soffermandosi anche sui maestri e sui costruttori, molti di origini cavese e salernitana, che hanno caratterizzato quel tempo. Rago ha pure analizzato il sistema delle proprietà e delle residenze soffermandosi sui fenomeni evolutivi delle famiglie e sul ruolo degli Ordini monastici nel centro storico di Napoli. 

I protagonisti della serata: Clotilde Baccari Cioffi, Giuseppe Rago, 
Pina Russo, Alberto Gulletta, Gabriella Alfano, Gerardo Giordano


Gerardo Giordano, il prof. Giuseppe Rago insieme alla madre Lucilla 
e alla prof. Lorenza Rocco, il Maestro Paolo Signorino 
ed alcune socie del Inner-Wheel  "La rosa di Paestum"

sabato 22 marzo 2014

IL DIRITTO COLLABORATIVO NELLA RIFLESSIONE DEI LIONS A SALERNO.


’’Il diritto collaborativo: una possibile risposta alla famiglia in crisi e alla disfunzione del sistema giudiziario’’ è stato il tema di un service di studio organizzato di Lions Club Salerno Host e Principessa Sichelgaita nell'Aula Parrilli del Tribunale di Salerno lo scorso 10 marzo. 
Dopo i saluti istituzionali del Dott.  Antonio De Jesu Questore di Salerno, del dott. Matteo Casale  Presidente della Corte di Appello di Salerno e dell’Avv. Americo Montera Presidente degli Ordini degli Avvocati di Salerno, i due Presidenti dei Club Mario Iuorio e Grazia Cioffi hanno presentato i motivi dell'iniziativa con la Responsabile Distrettuale Antonietta Salzano. Sono state quindi introdotte dalla psicoteraspeuta  Titti Parisi, le relazioni degli avvocati  Marina Petrolo, Edilberto Ricciardi e del Presidente del Tribunale per i minori di Salerno Dott. Pasquale Andria.
Nell’ordinamento vigente non è codificato un ramo del diritto definito ‘’collaborativo’’, si preferisce parlare di ‘’pratica collaborativa’’ per intendere un procedimento volontario per individuare una soluzione condivisa per definire le vicende patologiche in seno alla famiglia quali la separazione, il divorzio o altre controversie senza dover ricorrere alla decisione dei Tribunali. 

Si configura, cioè, come una alternativa extra-giudiziaria all’iter processuale canonico per limitare lo stress, i costi, l’imprevedibilità tipica delle soluzioni giurisdizionale. Avendo cura di non far emergereci vinti o vincitori, seguendo un percorso comune tra le parti impostato su strategie di ‘’problem solving’’, per minimizzare le aree di disaccordo e raggiungere soluzioni condivise. Esse devono essere gestite da specialisti sia legali che psicologi e nel caso di rilevanti problematiche patrimoniali, da commercialisti tutti formati ad operare con le tecniche innovative proprie della ‘’pratica collaborativa’.
La crisi  conclamata dell’accesso alla Giustizia per i tempi lunghi e i costi crescenti, fece nascere negli anni 70 negli Stati Uniti  l’ADR (ALTERNATIVE DISPUTE RISOLUTION), che da noi ora è la mediazione civile e tributaria. Nello specifico delle controversie familiari sempre dagli Stati Uniti è nata negli anni 90 del secolo l’idea  di ‘’collaborare’’ fuori dal Tribunale per la risoluzione delle controversie in seno alla famiglia, attraverso percorsi condivisi basati su regole deontologiche formalizzate da impegni solenni, sottoscritti dalle parti e da chi li assiste, per evitare l’introduzione di espedienti processuali e  formulare reciproche accuse per raggiungere  equilibri tesi a mantenere e non distruggere vincoli, affetti e patrimoni.
Che la ‘’giustizia’’ dei Tribunali sia incerta, lunga e costosa è assiomatico e vissuto sulla pelle di tutti! In proposito Voltaire ebbe a dire..’’ due volte nella mia vita sono stato sull’orlo della rovina: una volta quando ho perso una causa ed una volta quando l’ho vinta’’.

Quindi si va realizzando un valido strumento alternativo alle procedure ufficiali, per intervenire nelle questioni familiari, fondato sull’assenza di esiti favorevoli o meno, con riduzione dei tempi di attesa e dei costi.
Il tema trattato ha suscitato interesse tra il folto uditorio e pur se con prevedibile scetticismo, da parte di alcuni addetti ai lavori, di sicuro ci sarà  a breve una diffusione maggiore della pratica collaborativa nell’ambito delle sempre maggiori controversie endofamiliari e ciò grazie alla nuova cultura della condivisione decisionale tra i coniugi assistiti da professionisti esperti non solo del diritto di famiglia.

Dopo l'intervento del Vice Sindaco di Salerno prof. Eva Avossa, il confronto è stato poi concluso dal brillante intervento della prof. Liliana Caruso Vice Governatore Lions del Distretto 108YA

martedì 18 marzo 2014

ALLA FELTRINELLI PRESENTATO DA POMPEO ONESTI "L'ARCIERE DI MANDELA".

Si è tenuta presso la libreria Feltrinelli, giovedì 13 marzo sera,  la presentazione dell'ultimo lavoro 
dello scrittore-avvocato Pompeo Onesti
Dal titolo "L'arciere di Mandela", il libro ripercorre una fase della vita dello scrittore salernitano 
in un suo intenso periodo di presenza nel Sud-Africa.
Dopo i saluti istituzionali tenuti dal Professore Ezio Ghidini Citro, presidente nazionale del 
Centro Studi Sebetia-Ter, sono intervenuti per presentare il libro,  
il prof.Rosario Bonavoglia, il prof. Italico Santoro e l'editore Pietro Golia
Ha concluso la serata l'autore Pompeo Onesti
 Il dibattito ha posto l'accento sull'impegno sociale di Pompeo Onesti e sul processo di globalizzazione 
che ha influenzato il razzismo in Sud Africa. 
L'arciere di Mandela può essere definito sia un romanzo storico che una fiaba, 
la fiaba di Amir e Dalmar sullo sfondo delle violenze dell'apartheid. 
La bellezza del romanzo viene fuori nella dolcezza ritrovata dal protagonista dopo un periodo 
di dolore e di difficoltà socio-economiche, come se in Amir si sia concentrato 
il dolore di tutta l'Africa che grida"Nkosi Sikelel Afrika".

venerdì 14 marzo 2014

LA COSTA DI AMALFI E LA PITTURA DI VITTORIO MANSI DOPO LA MOSTRA DI TORINO SUL PAESAGGIO ITALIANO.



Vittorio Mansi, forse è rimasto ancora uno degli ultimi rappresentanti di quella tradizione pittorica che ha contraddistinto la cultura artistica della costiera amalfitana nei primi del novecento
Per questo la partecipazione alla recente 
Mostra di Torino,
riguardante il paesaggio italiano, 
è stata accolta come un nuovo importante successo del suo percorso artistico.
Alla biennale nazionale d’arte dell’acquerello italiano tenutasi a Padova, lo scorso anno, Mansi ha rappresentato la Campania ed ha riscosso 
consensi di critica unanimi per il suo particolare genere di pittura.
La recente partecipazione alla collettiva di Torino,
 è stata una ulteriore testimonianza della particolarità del suo impegno e del suo lavoro di ricerca.

Mansi è nato artisticamente a metà degli anni 70’ ed ha una paternità artistica di tutto rispetto attraverso il maestro Mario Carotenuto. 
Il suo genere di pittura è l’esaltazione della tecnica dell’acquerello, attraverso le trasparenze, che esaltano le vibrazioni di colori e di  luci che avvolgono il nostro paesaggio, particolarmente quello della 
Costa d'Amalfi.




Anche ad essere solo un semplice  spettatore, osservando un opera di Mansi e abbandonandosi con il pensiero, si può godere di quelle bellezze paesaggistiche straordinarie della costa amalfitana e di quella minuziosità stilistica che solo la sua pittura riesce a dare.












E' veramente un piacere sapere che ancora una volta in ambito nazionale, Mansi si è configurato come il cantore e l’ambasciatore 
delle bellezze della nostra terra e della nostra 
cultura pittorica e non solo.

Vittorio Mansi nasce a Minori, una perla della Costiera amalfitana. Ha fatto anche parte di un gruppo di acquerellisti romani, ha tenuto numerose mostre personali e collettive in Italia, le sue opere fanno parte di importanti collezioni private, sia nel nostro paese che in diversi paesi esteri.

mercoledì 12 marzo 2014

A LIVORNO LO STUDIO DI UBALDO BALDI SULLA VICENDA DEL PARTIGIANO SALERNITANO DANILO MANNUCCI.

La recente  presentazione al Comune di Salerno del libro di Ubaldo Baldi "Varcando un sentiero che costeggia il mare", ha richiamato molte attenzioni negli ambienti che si occupano nel nostro Paese, delle ricerche sulla nostra storia nazionale ed in particolare degli eventi partigiani che hanno coinvolto il sud.


Organizzata dall' ANPPIA livornese (l'associazione nazionale dei perseguitati politici), si è tenuta il primo marzo scorso  a Livorno, una presentazione del libro dello storico salernitano, nella prestigiosa sede del Museo Fattori dove oltre cento persone hanno affollato la sala per prendere parte all'iniziativa . Sono intervenuti oltre l'autore Ubaldo Baldi, tra gli altri, il figlio di Mannucci, lo storico livornese Marco Rossi e Fabio Ecca.
La serata si è conclusa con l'esibizione del coro "Brigata Garibaldi d'assalto che ha cantato gli inni e canzoni della tradizione del Movimento Operaio e della Resistenza. Era presente anche Garibaldo Benifei. storica figura dell'antifascismo livornese, che a scapito dei suoi 102 anni ha svolto un lungo e commovente intervento.  

lunedì 10 marzo 2014

L'INCONTRO DELLA IV CIRCOSCRIZIONE DEI LIONS CLUBS.


 I lavori della terza assemblea circoscrizionale dei LIONS Clubs del Distretto 108YA si sono svolti domenica 9 marzo, presso la sala congressi del Polo nautico di Salerno, alla presenza dei past Governatori Cavaliere, Del Vecchio, Lomonte e Scerbo. 
L'incontro è stato aperto dalla relazione dell Presidente della IV Circoscrizione LIONS Elena Guarino a cui sono succedute le comunicazioni dei Presidenti di zona Sonia D'Urso Gaudiosi, Maria Pia Arcangeli e Nicola Bellucci.
Nell'interessante discussione che si è sviluppata sono intervenuti i Presidenti dei Lions Club della provincia salernitana e vari officers, responsabili di services e coordinatori comprensoriali. mettendo in evidenza le prossime iniziative di impegno lionistico sui vari territori e alcuni aspetti problematici delle iniziative locali.

venerdì 7 marzo 2014

L'OTTO MARZO A SALERNO CON ANGELA GOMES !


ANGELA GOMES
In prossimità del' 8 marzo Giornata internazionale della Donna, la Consulta delle Aggregazioni laicali dell'Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno coordinata da don Salvatore Spingi Vicario per il laicato. segretario Giuseppe Pantuliano, insieme ad altre realtà del volontariato solidaristico e umanitario,  ha promosso giovedì 6 marzo a Salerno, presso il Salone del Gonfalone di Palazzo di Città, un interessante incontro con ANGELA GOMES Vincitrice del Premio Magsaysay Award e candidata al Premio Nobel per la Pace, Fondatrice e Direttore di Banchte Shekha del Bangladesh, una organizzazione che aiuta milioni di donne a sopravvivere

Luigi Bernabo' mentre rivolge il saluto del Comune di Salerno
un momento della sala del Gonfalone

All'iniziativa hanno aderito: il Comune di Salerno - ha portato il saluto il dott. Luigi Bernabò, il Centro "Rete solidale" con il contributo la dott. Carmen Guarino, il Centro Aiuto ai Minori "telefono Azzurro" è intervenuta Luna Carpinelli, l'Istituto dei Missionari Saveriani, il Liceo Alfano I° con la direttrice scolastica prof. Elisabetta Barone. Nel suo intervento in lingua e tradotto, la Sig.ra Gomes ha richiamato ed illustrato l'attuale situazione del Bangla Desh da cui proviene: 

"Adesso la donna può parlare anche direttamente con i politici ad alto livello, mentre prima questo non era consentito. E' l’impegno politico che portiamo avanti. Le donne oggi  sono tenute in considerazione maggiormente  a livello locale e sono chiamate per aggiornamenti sulla situazione delle donne nei villaggi e sono parte attiva anche a livello nazionale.
Le donne dipendono sempre dal marito, perché è lui che gestisce i soldi, però noi diamo loro un prestito, lo diamo sul capitale di lavoro e così le donne piano piano riescono ad avere questo capitale che possono gestire per far studiare i figli soprattutto, e per portare avanti una piccola attività commerciale".
Ha poi concluso l'incontro Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, il quale ha sottolineato che "l’impegno di tutti deve essere quello di costruire relazioni sane che implicano la conoscenza di chi vive la relazione nel rispetto della dignità reciproca,  perché il problema vero è che oggi si vivono relazioni malate; la violenza nasce da una relazione malata, dalla convinzione che uno è il padrone di un altro. Tutti siamo chiamati a costruire la capacità di riconoscere una dignità che ci è data e che non siamo noi a dare.  La persona ha in sé una dignità inalienabile, che va semplicemente riconosciuta,  da qui nasce l’attenzione alla famiglia, che non dovrebbe essere altro che il laboratorio dove nell’amore si impara a vivere relazioni. L’esperienza che abbiamo ascoltato ci dice che anche in contesti che sembrano così difficili anche un seme può diventare una pianta, che quest’occasione possa fare moltiplicare le energie che ciascuno ha come dono e che possano essere energie condivise".

venerdì 21 febbraio 2014

LA SCUOLA MEDICA SALERNITANA E SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA TRA FEDE, LETTERATURA E SCIENZA.

il tavolo dei relatori
La vicenda umana e cristiana di Santa Caterina d'Alessandria tra fede, letteratura e scienza ed il suo rapporto con la Scuola Medica Salernitana 
è stata al centro di un particolare confronto che si è svolto giovedì 20 febbraio 
nella sala dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno. 
La riflessione organizzata dal Parco Storico Sichelgaita 
insieme con l'Inner Wheel club di Paestum "Città delle Rose" e 
l'Università Popolare Nuova Scuola Medica Salernitana 
ha visto una intensa partecipazione di pubblico. 
Introdotta dal prof Carlo Montinaro Preside dell'Università Popolare 
della Scuola Medica Salernitana, la riflessione ha visto relatori 
il dott. Giuseppe Lauriello - che ha ripercorso con le sue slides il contesto storico e le vicissitudini particolari di Santa Caterina Alessandrina 
e la sua influenza nell'arte e nella scienza - 
e la brillante prof.ssa Lorenza Rocco che ha ridisegnato i tratti umani 
e le caratteristiche  spirituali della Santa, patrona della gioventù e delle fanciulle 
e che con la sua bellezza, bontà e sapienza 
è poi diventata Patrona della Scuola Medica Salernitana.
La foto ricordo dei protagonisti dell'incontro a fine serata
la prof.Clotilde Baccari Cioffi
L'incontro era stato aperto da un indirizzo di saluto del dott. Mario  Colucci a nome della Presidenza dell'Ordine dei Medici di Salerno, della prof.ssa Clotilde Baccari Cioffi Responsabile del Parco storico Sichelgaita e organizzatrice dell'incontro, della prof.ssa Antonietta Rocco Addesso Presidente dell'Inner Wheel di Paestum e dal dott. Pio Vicinanza Presidente dell'Università Popolare della Scuola Medica Salernitana.  
un aspetto della sala durante i lavori

mercoledì 19 febbraio 2014

INAUGURATA A SALERNO LA MOSTRA "LA RESISTENZA IN CAMPANIA"

il prof. Giuseppe Cacciatore, con i Partigiani Gennaro Inserviente e
Luigi Amoretti all'inaugurazione della Mostra 
Nell'ambito  delle iniziative per ricordare Salerno Capitale, è stata inaugurata presso l'Archivio dell'Architettura Contemporanea in Via di Porta Elina, la Mostra "La Resistenza in Campania". 
La mostra è composta da vari materiali visivi con sezioni riguardanti gli antifascisti salernitani, i bombardamenti a Salerno, lo sbarco degli alleati, la resistenza in Campania (episodi  a Salerno, la Resistenza di Scafati, le quattro giornate di Napoli).
 



 Sono previsti anche incontri organizzati da ANPI, ANPPIA, CGIL, CISL UIL, Società Salernitana di Storia Patria, Associazione Memorie, MOA, Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”, Associazione Salerno per la Storia Contemporanea, Associazione Primavera non Bussa, Istituto Galante Oliva, Associazione Culturale e Centro Studi Maddalena Cerasuolo, Archivio Storico Comune di Salerno.

Gerardo Giordano con il rappresentante dell'ANPI di
Salerno Luigi Giannattasio
Ecco l'elenco di alcuni incontri sono previsti il:
19 febbraio ore 10,30 “La resistenza in Campania” con il Prof. Guido D’Agostino (Presidente Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”), Prof. Alfonso Conte (Università di Salerno), Antonio Amoretti (Partigiano delle quattro giornate di Napoli)
21 febbraio ore 10,30 “La Resistenza nel Salernitano” con il Prof. Angelo Pesce (Studioso della Resistenza di Scafati e dell’Agro Nocerino) e dott. Ubaldo Baldi (Autore del libro PRIMA CHE ALTRO SILENZIO ENTRI NEGLI OCCHI Storie di Salernitani dall’Antifascismo alla Resistenza: Perseguitati, Partigiani, Ribelli e Combattenti per la liberazione-

La mostra resterà in esposizione fino al 23 febbraio, sarà aperta dalle 18.00 alle 21.00, al mattino su prenotazione al seguente indirizzo: archivio@comune.salerno.it, tel  089662127, 3341043752

venerdì 14 febbraio 2014

L'ASSOCIAZIONE LUCANA CONFRONTA L'IDENTITA' SALERNITANA ATTRAVERSO LE CARTOLINE ANTICHE DI GERARDO GIORDANO.

"Radici e memorie salernitane" è stato il tema dell'incontro dell'Associazione Lucana "Giustino Fortunato" di Salerno presieduta dal prof. Rocco Risolia, con Gerardo Giordano  e la sua collezione di cartoline antiche, nella sede della ex scuola media Alfonso Gatto di Pastena.
un aspetto dell'assemblea dei partecipanti in un momento della serata
Gerardo Giordano

Di fronte ad un numeroso pubblico formato in prevalenza di lucani che da molti anni vivono e lavorano a Salerno, la serata ha costituito una utile occasione per approfondire l'identità salernitana e confrontarla con le proprie radici e le proprie memorie. 

La evoluzione della città di Salerno e la sua trasformazione nel tempo, attraverso le cartoline antiche della collezione di Gerardo Giordano, sono state il veicolo di questo confronto appassionato di storie a tradizioni diverse, come è stato richiamato nella presentazione, al numeroso pubblico presente, da parte del Presidente Risolia

il duo "Claudio e Diana"
Lo scorrere delle immagini ed i copiosi commenti del relatore, hanno consentito di conoscere tanti aspetti e tante piccole e variegate storie della città che attraverso vedute insolite ed inedite costituiscono il vissuto ed il divenire di una comunità urbana.
La esposizione è stata alternata da vari bravi musicali tipici della posteggia napoletana a cura del duo "Claudio e Diana" che hanno rallegrato ed allietato la serata.
Il Presidente Rocco Risolia legge a Gerardo Giordano
il testo del ringraziamento dell'Associazione Lucana
A conclusione dell'incontro il Presidente Rocco Risolia ha voluto testimoniare a Gerardo Giordano la gratitudine dell'Associazione Lucana "Giustino Fortunato" di Salerno con una pergamena di apprezzamento "per il suo encomiabile lavoro di ricerca e di catalogazione di immagini, cartoline e vedute d'epoca della città di Salerno, che costituiscono un viaggio sentimentale, evocativo e suggestivo, nonchè la testimonianza tangibile di un passato dimenticato".  
fiori per la signora Luciana Giordano

La foto ricordo dei protagonisti della serata