ALCUNI NUMERI SULLA POVERTA’ AL SUD D’ITALIA OGGI.

ALCUNI NUMERI SULLA POVERTA’ AL SUD D’ITALIA OGGI.



Tra i circa sei milioni di residenti, la Campania ne ha visti emigrare (leggi abbandonare il proprio territorio) negli ultimi nove anni quasi 33.800, soprattutto verso il Lazio e la Lombardia. Sono una parte di quei 600.000 meridionali che sono partiti verso il Centro-Nord, secondo l’ultimo rapporto SVIMEZ presentato a Roma il 27 settembre scorso, che costituiscono un elemento fondamentale dell’impoverimento generale del sud d’Italia.
A ciò si accompagna il paradossale fenomeno di “accoglienza” di una alta immigrazione composta da oltre 16.000 persone in fuga dal loro paese di origine, alla ricerca di una condizione di vita migliore.
Anche se la speranza di vita in Campania si mantiene piuttosto alta (78 anni per i maschi e 83 per le femmine), tuttavia è il mercato del lavoro che dà il segno vero delle gravi difficoltà economico-sociali della Regione che è scivolata nell’ultima posizione tra le regioni meridionali.
Se il tasso di disoccupazione totale 2010 è il 14%, SVIMEZ lo corregge al 25,9%, mentre per i giovani dai 15 ai 24 anni raggiunge addirittura il 41,9%, ma è la variazione 2009/10 degli occupati che passa in Campania a meno 28 mila (27,9) cioè -1,7% e rende ancora più drammatica l’idea di quanto si sia diffuso il disagio e la marginalità a seguito della crisi produttiva e della mancanza di lavoro, dando vita ad una segmento di nuova povertà ed emarginazione tra ceti che finora vivevano della loro tranquilla occupazione.
Dietro i numeri freddi dei dati statistici, bisognerebbe sempre considerare che ci sono persone, famiglie, giovani ed anziani che alimentano le cifre: è la realtà di donne ed uomini che devono ogni giorno fare i conti con la vita vera e le difficoltà quotidiane di una sopravvivenza sempre più difficile.
Siamo già in presenza da tempo di una qualità della vita che non rende giustizia agli sforzi ed ai sacrifici fatti dalle popolazioni e soprattutto dalle famiglie campane – vero bastione di contenimento della emarginazione sociale - per cercare di migliorare le cose che invece sono andate sempre più aggravandosi.
Specie quando partiamo dalla linea di povertà, indicata dall’ISTAT intorno a 992,45 euro per una famiglia composta da almeno due componenti, che si verifica l’area del disagio per quanti sono venuti a trovarsi in una condizione inaccettabile per conseguire uno standard di vita minima.
Se 1 milione 156 mila famiglie in Italia, secondo il nostro istituto di statistica, vivono al di sotto della linea di povertà, è verosimile che almeno tre milioni di persone siano in una condizione di povertà assoluta, con un forte insediamento nelle regioni meridionali. Il rischio è che tale incidenza di povertà relativa, aumenti la sua diffusione sociale nei nuclei familiari con tre figli e oltre, oppure tra i lavoratori autonomi, mentre comincia ad affacciarsi, in percentuali cospicue, tra diplomati e laureati o nelle famiglie in cui ci sono giovani che non hanno ancora mai fatto una esperienza di lavoro.
Un peggioramento della situazione inimmaginabile in queste dimensioni qualche anno fa, sebbene le tendenze siano state denunciate fortemente nel tempo tra l’indifferenza generale. Esse riscontrano una ulteriore pericolosità nel recente allarme denunciato a Napoli, nei giorni scorsi. Nel convegno “Crescere al sud” dalla Fondazione per il sud e Save the children, è stata affrontata la difficile condizione dei minori nei comuni ad alta densità criminale, tra illegalità diffusa e coinvolgimento nei reati minori ed in cui la riduzione dei fondi per l’infanzia e l’adolescenza (354.000 si concentrano nella sola Campania) è assolutamente impressionante negli ultimi quattro anni (meno 85%).
L’ultima considerazione viene dal mondo dei pensionati, denunciata dalla FNP Cisl su dati INPS e INPDAP, da cui risulta che oltre il 59% delle pensioni erogate in Campania sono al di sotto dei 500 euro e dunque il 79,4% degli anziani che usufruisce di queste pensioni è al di sotto della soglia di povertà.

GERARDO GIORDANO - ottobre 2011

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