venerdì 4 giugno 2010

CONFRONTO A GIFFONI VALLE PIANA SUL LIBRO DI UBALDO BALDI.

Si è svolta martedi sera 1 giugno, nella Sala Informagiovani di Giffoni Valle Piana la presentazione del nuovo libro di Ubaldo Baldi "Prima che altro silenzio entri negli occhi" - storie di salernitani dall'antifascismo alla resistenza: perseguitati, partigiani, ribelli e combattenti per la liberazione.
Sono intervenuti il Sindaco Paolo Russomando, Roberto Giannattasio responsabile della CGIL, Lina Rinaldi presidente del forum dei giovani, Luigi Bernabò consigliere della Onlus "Il Gabbiano".
L'incontro, organizzato dalla CGIL, l'ANPI, l'Associazione il Gabbiano ed il Forum dei Giovani di Giffoni, ha visto una ricca partecipazione di pubblico giovanile e anche di meno giovani.
"Il lavoro di Ubaldo Baldi" ha detto Gerardo Giordano giornalista esperto del mercato del lavoro, introducendo il suo intervento di presentazione, "rappresenta un importante traguardo di conoscenza perchè attraverso il meticoloso lavoro fatto, è possibile farsi un idea precisa di vicende e fatti riferiti alla nostra storia locale il cui significato legato alla Resistenza ed all'Antifascismo salernitano era finora quasi sconosciuto. In una società come la nostra in cui si tende a cancellare ogni memoria, il valore dell'identità e delle radici è fondamentale per dare valore alla Storia ed evitare di far crescere generazioni che non hanno un passato. Dalla storia delle persone raccontate da Baldi emerge poi il quadro molto difficile in cui furono costretti a vivere i protagonisti di queste importanti vicende per la crescita della nostra democrazia che si trovarono senza aiuti economici e spesso senza lavoro. Emerge un insieme di ingratitudini e di indigenze se non di povertà che non va sottaciuto per costruire un quadro storico in un percorso culturale accurato".
L'autore Ubaldo Baldi, ha poi illustrato il percorso narrativo del libro affidando alle slides la narrazione dei 665 fascicoli ANPI esaminati per la ricerca e la stesura del libro. Tra questi emergono i 101 caduti salernitani, 17 deportati, le otto medaglie d'oro al Valor Militare e la meticolosa ricerca dei 40 provenienti dai Picentini.

Padre Lucio Viscido, Cappuccino, ha poi concluso l'incontro richiamando il riflusso inarrestabile che mette da parte la nostra storia, quella che ci appartiene, richiamando la necessità di riprendere un nuovo cammino per una realtà che possa cambiare e purificare la nostra memoria e riprendere il cammino della buona politica.

1 commento:

Ubaldo ha detto...

una bella serata, un confronto interessante, un pubblico numeroso e attento. La mia sensazione prevalente è stata la reale partecipazione, non di maniera, dei presenti, sia relatori che pubblico. Una bella soddisfazione sia personale sia per quelli che erano gli obiettivi del lavoro: non dimenticare.Ubaldo