venerdì 23 dicembre 2011

PROGETTARE E PROGRAMMARE. É uscito il numero 47 di CAOS-informa: il punto di vista del direttore GERARDO GIORDANO.

Ogni volta che si avvicina il periodo dell Avvento, non posso fare a meno di pensare a Gesú bambino che, una volta nato, viene appoggiato nella mangiatoia di una stalla. La festa del Natale mi ha posto sempre di fronte al problema della organizzazione e della mancata programmazione delle cose che avvengono nelle cittá.

Se ci pensiamo  meglio, Gesú nasce a Betlemme ove i suoi genitori Maria e Giuseppe si trovano per ragioni di censimento e nessuno ha pensato dove accogliere i tanti pellegrini che vi si devono recare per questo motivo.

Il nostro Arcivescovo Mons. Moretti ci ha ricordato che non dobbiamo dimenticarci del “Festeggiato”. Fa bene a segnalarci di non perdere di vista le ragioni fondamentali di questa grande festa cristiana.

Peró, senza essere assolutamente irriverenti, dovremmo prendere spunto dalla grande vicenda della nascita di Gesú, per rivolgere lo sguardo alle inefficienze che circondavano giá la comunitá che lo accolse nel Suo tempo e trarne qualche indicazione utile al nostro lavoro quotidiano di operatori culturali e sociali.

Siamo stati abituati troppo e per troppo tempo, a vivere alla giornata!

Quante volte nel nostro impegno non solo è mancato un disegno di prospettiva in cui collocare il nostro lavoro, ma anche lo sforzo di non adattarci alla situazione particolare in cui ci siamo venuti a trovare. Non c è dubbio che dobbiamo superare questo modo di impostare le cose basandoci sulla situazione o sulla occasionalitá! Dobbiamo fare uno sforzo per imparare a costruire le prospettive di un impegno di piú lungo periodo e perció riuscire a darci il metodo necessario per affrontare con continuitá e competenza i problemi che si pongono di fronte a noi, in modo da riuscire a trovare le idee e le ragioni per individuare le giuste soluzioni che occorrono e che sono necessarie per ritrovare la giusta via. Per questo dobbiamo rimettere al centro della nostra attenzione la capacitá di progettare gli interventi necessari e programmare le nostre iniziative.

Il lavoro di queste ultime settimane di avviare un nuovo ciclo di formazione per nuove “sentinelle del disagio”, sta riscuotendo tanti interessi e ci richiama proprio al bisogno di educarci a saper costruire indirizzi di prospettiva ed imparare a progettare, o migliorare la nostra capacitá di programmare, e progettare indirizzi formativi in grado di far crescere uomini e donne protagonisti del proprio tempo: operatori professionalmente capaci di migliorarsi continuamente per affrontare i problemi complessi della nostra epoca con solide motivazioni e con strumenti adeguati ai bisogni di chi ha bisogno.

Una cultura del progetto che ci aiuti a crescere insieme e che mi fa immaginare che se dovesse trovarsi oggi Gesú bambino, dalle nostre parti, troverebbe non solo un luogo migliore per nascere, ma anche un posto dove i Suoi genitori potrebbero essere meglio ospitati, perché qualcuno ha programmato la doverosa accoglienza dei pellegrini.

BUON NATALE A TUTTI !
GERARDO GIORDANO  

il link di CAOS-informa per leggere tutta la rivista:
http://www.centrolatenda.it/web/index.cfm?id=ACF97C03-4F86-4EAA-82C7B42F2C7DD922&caosinforma-47&menu=menu

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