venerdì 10 giugno 2011

PARLANDO DI LIBERTA' !

Nei giorni scorsi ho avuto modo di visitare il Convento di San Bartolomeo di Campagna dove nei primi anni quaranta era stato insediato un campo di concentramento per soggetti confinati ed internati civili di guerra.
All’interno di quell’importante complesso religioso e monumentale è stato realizzato da qualche anno, un museo “itinerario della Memoria e della Pace”, dal quale promana grandiosa la figura del questore di Fiume Giovanni Palatucci, originario di Campagna, che con le sue azioni di salvataggio rese possibile restituire la libertà a migliaia di perseguitati, specie ebrei, e quanti avevano bisogno di sostegno umanitario.
Parlando di libertà ultimamente, mi è comparso in mente il Museo di Campagna con le immagini delle tristi vicende che vi sono narrate e ricordate.
E’ un luogo che dovremmo far visitare a tutti i nostri ragazzi e a tanti giovani studenti, per avere un’idea più precisa delle nostre vicende umane (o disumane) che anche nel nostro amato Paese sono state vissute da tanta gente per il solo fatto di essere diversi di pelle o di avere un’altra religione. Forse in tal modo la nostra gioventù potrebbe formarsi un’opinione differente sui progressi che sono stati realizzati con tanti sacrifici, attraverso il recupero della libertà e della democrazia.
Spesso nella nostra quotidianità perdiamo di vista il valore che hanno le parole più semplici: libertà è una di queste parole!
Ci siamo abituati a pensare che il nostro modello di vita sia sempre stato così. Sono veramente pochi quelli che spiegano come invece esso sia il frutto di conquiste difficili e dolorose e soprattutto di tanto impegno e tante battaglie, per rendere la libertà non solo una parola, ma una cosa concreta e rendere il nostro mondo più civile per le nostre comunità.
Se invece ci guardiamo intorno con maggiore impegno, ci accorgiamo che, ancora adesso, tante donne e uomini devono battersi per realizzare nuovi elementi di libertà nei loro paesi e dare maggiore senso alle loro illusioni di poter realizzare il sogno di una società fatta di maggiore uguaglianza e diritti solidali.
Ancora tanti in questi giorni si stanno battendo, tra lutti e rovine, sangue e sofferenze, per avere una società diversa e più giusta, spesso tra l’indifferenza di chi avendo ereditato da tempo questi valori, non è più disposto a dare o fare niente perché siano anche i possibili valori di tanti altri.
Le immagini che ogni giorno, scorrono sotto i nostri occhi da tanti paesi del Mediterraneo, confermano come questa nostra nuova primavera abbia fatto germogliare questo bisogno diffuso di libertà: civile, politica ma soprattutto religiosa. E come essa sia ancora l’obiettivo primario di tanti popoli e di tante persone.
Purtroppo dobbiamo constatare come questo straordinario obiettivo, sia offuscato dall’oppressione di chi pensa di esser l’unico destinatario dell’esercizio dei diritti e che possa addirittura avere il potere di ridurre gli spazi della libertà di tanti altri.
Se “libertà è anche partecipazione”, come recita una vecchia canzone di un grande cantautore italiano degli anni settanta, dobbiamo sforzarci di recuperare il valore profondo delle parole più importanti e dare fiato, con l’esempio quotidiano, alla nostra sete di giustizia.

GERARDO GIORDANO per il n.° 41 di CAOS-informa




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