venerdì 17 giugno 2011

LA CHIESA SALERNITANA PREPARA NEL CONVEGNO PASTORALE LE NUOVE AZIONI DELLA SUA PRESENZA.

Oltre 1500 partecipanti hanno caratterizzato la tre giorni di riflessione del Convegno pastorale della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno che si è svolta nel corso della settimana, presso il Seminario metropolitano di Pontecagnano. Un numero così elevato di partecipanti ha certamente un significato particolare visto che è il primo incontro comunitario e di riflessione della Chiesa salernitana di queste dimensioni, con il nuovo Arcivescovo Mons. Luigi Moretti. Segno probabilmente della necessità non solo di aggiornare il confronto sui temi del nostro tempo ma anche di verificare l'insieme delle azioni pastorali per essere meglio presenti "nel mondo", dopo un incontro certamente diverso dal solito e forse più ravvicinato con la gerarchia sui contenuti pastorali.
Anche il metodo che ha preparato questo confronto è stato importante. Avvenuto sulla base di un documento Traccia, ampiamente diffuso e discusso nelle varie comunità a tutti i livelli, negli ultimi quattro mesi è stato anche il segno di un bisogno di coinvolgimento massimo e di una discussione diffusa per mettere la Chiesa in ascolto. Il bisogno di partecipazione ha poi trovato durante il convegno momenti di verifica e di confronto della cosiddetta "base", nel secondo giorno, attraverso gli incontri nelle foranie. Momenti che hanno costituituito una delle novità organizzative di questo Convegno (l'altra gli orari di incontro nel tardo pomeriggio), quando si è decentrato, per discutere meglio nel merito, in una dimensione quella della forania, istituzione che è tanto antica quanto inesplorata per la programmazione delle azioni pastorali ed il loro coordinamento sul territorio, di cui la chiesa salernitana ha urgente bisogno. I lavori del convegno sono stati introdotti dalle due relazioni di don Andrea Fontana di Torino per "configurare la pastorale secondo il modello dell'iniziazione cristiana" e di Giuseppe Pantuliano Segretario della Consulta delle associazioni laicali. Mons. Luigi Moretti ha invece concluso i lavori del Convegno il terzo giorno con una serie di considerazioni che hanno colto sul vivo le tensioni dell'uditorio su tre aspetti importanti: il recupero dell'esperienza sacramentale della missione della Chiesa, la consapevolezza della proposta di fede che chiede ai cristiani di essere più esigenti, la ridefinizione del progetto diocesano unitario di organizzazione. La denuncia: "ci stanno rubando la domenica" che richiama il bisogno di rimettere al centro la parrocchia come pietra viva della costruzione del protagonismo dei singoli e delle famiglie che sono i soggetti fondamentali che costruiscono la comunità ecclesiale.
Per Mons. Moretti la Chiesa deve incarnarsi nel tempo di oggi senza nostalgie di ieri o fughe di domani, deve risintonizzarsi sulle esigenze vere delle persone, i loro bisogni, gli orari ed i linguaggi senza trascurare azioni di corresponsabilità del laicato, la formazione, la conoscenza ed i contenuti con una qualificazione degli organismi di partecipazione. Dopo questo importante appuntamento, il Consiglio pastorale della diocesi esaminerà i risultati del convegno e promuoverà le azioni opportune per operare, come è stato preannunciato da don Biagio Napoletano direttore del consiglio pastorale diocesano.


GERARDO GIORDANO


link per i materiali del convegno: http://www.diocesisalerno.it/

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