sabato 22 marzo 2014

IL DIRITTO COLLABORATIVO NELLA RIFLESSIONE DEI LIONS A SALERNO.


’’Il diritto collaborativo: una possibile risposta alla famiglia in crisi e alla disfunzione del sistema giudiziario’’ è stato il tema di un service di studio organizzato di Lions Club Salerno Host e Principessa Sichelgaita nell'Aula Parrilli del Tribunale di Salerno lo scorso 10 marzo. 
Dopo i saluti istituzionali del Dott.  Antonio De Jesu Questore di Salerno, del dott. Matteo Casale  Presidente della Corte di Appello di Salerno e dell’Avv. Americo Montera Presidente degli Ordini degli Avvocati di Salerno, i due Presidenti dei Club Mario Iuorio e Grazia Cioffi hanno presentato i motivi dell'iniziativa con la Responsabile Distrettuale Antonietta Salzano. Sono state quindi introdotte dalla psicoteraspeuta  Titti Parisi, le relazioni degli avvocati  Marina Petrolo, Edilberto Ricciardi e del Presidente del Tribunale per i minori di Salerno Dott. Pasquale Andria.
Nell’ordinamento vigente non è codificato un ramo del diritto definito ‘’collaborativo’’, si preferisce parlare di ‘’pratica collaborativa’’ per intendere un procedimento volontario per individuare una soluzione condivisa per definire le vicende patologiche in seno alla famiglia quali la separazione, il divorzio o altre controversie senza dover ricorrere alla decisione dei Tribunali. 

Si configura, cioè, come una alternativa extra-giudiziaria all’iter processuale canonico per limitare lo stress, i costi, l’imprevedibilità tipica delle soluzioni giurisdizionale. Avendo cura di non far emergereci vinti o vincitori, seguendo un percorso comune tra le parti impostato su strategie di ‘’problem solving’’, per minimizzare le aree di disaccordo e raggiungere soluzioni condivise. Esse devono essere gestite da specialisti sia legali che psicologi e nel caso di rilevanti problematiche patrimoniali, da commercialisti tutti formati ad operare con le tecniche innovative proprie della ‘’pratica collaborativa’.
La crisi  conclamata dell’accesso alla Giustizia per i tempi lunghi e i costi crescenti, fece nascere negli anni 70 negli Stati Uniti  l’ADR (ALTERNATIVE DISPUTE RISOLUTION), che da noi ora è la mediazione civile e tributaria. Nello specifico delle controversie familiari sempre dagli Stati Uniti è nata negli anni 90 del secolo l’idea  di ‘’collaborare’’ fuori dal Tribunale per la risoluzione delle controversie in seno alla famiglia, attraverso percorsi condivisi basati su regole deontologiche formalizzate da impegni solenni, sottoscritti dalle parti e da chi li assiste, per evitare l’introduzione di espedienti processuali e  formulare reciproche accuse per raggiungere  equilibri tesi a mantenere e non distruggere vincoli, affetti e patrimoni.
Che la ‘’giustizia’’ dei Tribunali sia incerta, lunga e costosa è assiomatico e vissuto sulla pelle di tutti! In proposito Voltaire ebbe a dire..’’ due volte nella mia vita sono stato sull’orlo della rovina: una volta quando ho perso una causa ed una volta quando l’ho vinta’’.

Quindi si va realizzando un valido strumento alternativo alle procedure ufficiali, per intervenire nelle questioni familiari, fondato sull’assenza di esiti favorevoli o meno, con riduzione dei tempi di attesa e dei costi.
Il tema trattato ha suscitato interesse tra il folto uditorio e pur se con prevedibile scetticismo, da parte di alcuni addetti ai lavori, di sicuro ci sarà  a breve una diffusione maggiore della pratica collaborativa nell’ambito delle sempre maggiori controversie endofamiliari e ciò grazie alla nuova cultura della condivisione decisionale tra i coniugi assistiti da professionisti esperti non solo del diritto di famiglia.

Dopo l'intervento del Vice Sindaco di Salerno prof. Eva Avossa, il confronto è stato poi concluso dal brillante intervento della prof. Liliana Caruso Vice Governatore Lions del Distretto 108YA

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