giovedì 18 dicembre 2014

ALMENO UNA GIORNATA PER PENSARE ALL’INFANZIA E ALL’ADOLESCENZA!



Il 22 novembre è stata la giornata buona per ricordarci dei bambini.
Dovremmo ricordarcene sempre!
Invece anche dei bambini finiamo per rammentarcene solo alla sollecitazione annuale della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che le Nazioni Unite hanno istituito fin dal 1989.
Meno male!   Così abbiamo almeno un’occasione per rimettere al centro della nostra attenzione il grande problema dell’infanzia e dell’adolescenza.
Quanto i bambini siano maltrattati nel mondo ne abbiamo drammatiche testimonianze ogni giorno. Sia per la problematicità della condizione infantile, sia per la tutela dei diritti alla sopravvivenza dei bambini stessi ed al loro sviluppo in quanto persone umane; la loro protezione dagli abusi, fino allo sfruttamento del lavoro minorile e alla violenza.
Negli ultimi anni, poi, si è fatta strada in alcuni paesi più esposti a fenomeni di guerre locali, la condizione dei bambini soldato che rappresenta un ulteriore elemento di raccapriccio ad una condizione dell’infanzia che stenta a realizzare una crescita particolarmente armoniosa alle ultimissime generazioni nei paesi in ritardo di sviluppo.
Ho avuto modo più volte di segnalare tra l’altro, il delicato problema dei diritti alla partecipazione dei bambini alle decisioni che riguardano la loro crescita ed il loro progresso nello studio e nella formazione: problema a cui molti fanno spesso orecchie da mercanti.
Forse perciò la ricorrenza di quest’anno, è stata caratterizzata da una campagna di comunicazione nazionale dell’Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza, sul tema delle differenze, con l’obiettivo di contrastare ogni forma di discriminazione o timore preconcetto fondato sul colore della pelle, sul credo religioso, l’orientamento sessuale o il ceto sociale di appartenenza. Si è voluto sottolineare così il diritto alla diversità e valorizzare le unicità: ricchezza fondamentale e componenti imprescindibili nel processo di costruzione dell’identità che caratterizza poi l’adolescenza.
Un mondo di offese sui più piccoli, che sono poi le generazioni che verranno dopo di noi.
Un mondo di offese che comincia già davanti al nostro portone di casa. Proprio da lì, infatti possiamo spesso verificare subito, quanto il problema della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza sia grande, e come anche nel nostro piccolo mondo, le discriminazioni sull’infanzia siano accettati con troppa superficialità ed i diritti dei più piccoli calpestati con facilità.
Perciò attraverso il richiamo di queste giornate,    ci chiedono un impegno rinnovato ed una maggiore attenzione al problema dei più piccoli e più indifesi.

GERARDO GIORDANO

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