martedì 14 febbraio 2012

LE CARTOLINE ANTICHE DI GERARDO GIORDANO NELLA SERATA DEL LEO CLUB E DEL ROTARACT A SOSTEGNO DELLE AZIONI DI MARIARTE PER I BAMBINI SOLDATO.

La pioggia scrosciante e senza sosta non ha fermato il preannunciato meeting di domenica sera organizzato dal Leo club Salerno Host e dal Rotaract Salerno al Wine bar di Via Fieravecchia per riscoprire attraverso le cartoline antiche della collezione di Gerardo Giordano i valori della identità salernitana  e realizzare  anche una spontanea manifestazione di solidarietà, con una raccolta di fondi in favore dell'Associazione Mariarte che si occupa del drammatico problema dei bambini soldato nel mondo specie in Sierra Leone ed in Uganda. 
Alla presenza del Presidente della IV Circoscrizione Lions del Distretto 108YA, dott. Paolo Gattola e di un numeroso pubblico di giovani professionisti salernitani, la dott. Anna Nobile Presidente del Leo Club Salerno Host ha introdotto l'iniziativa indicando gli scopi dell'incontro finalizzato a far conoscere l'importanza dell'azione avviata dell'associazione Mariarte. Obiettivi che sono stati ribaditi dal Presidente del Rotaract Salerno dott. Vincenzo Viscito anche come frutto della nuova fase di collaborazione tra i due sodalizi.
Gerardo Giordano, past-presidente del Lions Club Salerno Host, (in questo caso soprattutto collezionista),  ha poi illustrato in video, circa sessanta immagini selezionate dalla sua collezione di cartoline antiche di Salerno, accompagnandole con varie considerazioni di carattere storico-culturale ed aneddoti locali, che hanno suscitato l'interesse e la partecipazione attva del simpatico pubblico giovane presente, molto interessato a riscoprire le proprie radici, le origini e la trasformazione dei vari luoghi della propria città.
L'interesse per il divenire dei tanti luoghi simbolo della città di Salerno, ha fatto emergere quanto sia grande l'attenzione verso la riscoperta della propria identità ed il bisogno di far conoscere, anche attraverso la memoria visiva, la evoluzione non solo urbanistica, ma anche umana, civile e sociale, della propria comunità.

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