lunedì 23 gennaio 2012

LA SESSIONE PLENARIA DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE DELLA UNIONE EUROPEA

il momento di incontro di Gerardo Giordano con il dott. Giuseppe Iuliano durante i lavori del CESE al Parlamento Europeo
Mentre il Parlamento Europeo eleggeva il suo nuovo Presidente nella persona del Tedesco On. Martin Schulz, si sono svolti nella scorsa settimana, il 18 e 19 gennaio, a Bruxelles nell'edificio Antall proprio del Parlamento Europeo, i lavori della 477a Sessione plenaria del Comitato Economico e Sociale dell'Unione Europea. 
E' la prima riunione di questa importante istituzione europea mentre inizia il semestre di presidenza della Danimarca. In questa circostanza era rappresentata da Nicolai Wammen Ministro per gli affari europei del Governo danese che ha presentato il programma di lavoro e le prioritá di questa nuova presidenza.
Dopo una dichiarazione del Presidente del CESE Staffan Nilsson e l'adeguamento dello "Statuto dei Membri', hanno avuto luogo le due sessioni di lavori veri e propri con l'adozione di numerosi pareri, su importanti materie, che andranno poi alla attenzione della Commissione Europea.
un momento dei lavori della sessione plenaria del CESE al Parlamento Europeo
Ho avuto modo di partecipare da osservatore esterno, ai lavori del primo giorno della sessione plenaria, invitato cortesemente dal rappresentante italiano nel CESE dr. Giuseppe Iuliano, giá responsabile per la politica internazionale della CISL.
É veramente una utile esperienza avere modo di poter osservare come funziona una delle piú importanti istituzioni europee, rappresentantiva delle associazioni piú significative dei 27 paesi che costituiscono la Unione Europea. Ed é anche molto istruttivo vedere come procedono i lavori, nonostante i contrasti derivanti dalle varie differenze di opinioni e dei diversi interessi rappresentati dai 344 membri che compongono questo organismo. La pratica del metodo democratico quí aiuta comunque a prendere decisioni.
I grandi mass media ci hanno, da tempo, abituati a conoscere soprattutto gli incontri dei Capi di stato e di governo, ritenuti non a torto, piú importanti e che, negli ultimi mesi si susseguono a ritmo frenetico. 
Tuttavia, la ricchezza del lavoro costante e continuo delle varie istituzioni ed organi europei,  considerati forse minori, viene quasi sempre sottaciuta o rimane sconosciuta ai cittadini dei vari stati.  Infatti ho notato durante la mia pur occasionale permanenza, pochissimi giornalisti durante la riunione. Mi é sembrato un segno del disinteresse verso un organismo pure di grande importanza, soprattutto per le delicate materie dei pareri all'ordine del giorno che sono stati sottoposti alla discussione e poi al voto dell'Assemblea, per essere approvati o respinti dai vari componenti del Comitato, prima di andare all'attenzione del Parlamento e della Commissione europea. 
Credo che il superamento della crisi che attraversa l'idea dell'Europa, passi anche attraverso una migliore e maggiore conoscenza del funzionamento delle sue varie istituzioni.

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