giovedì 14 aprile 2011

"DOVE VA IL MEDITERRANEO" IL SERVICE DEI LIONS DI SALERNO HOST.


Emilio Cirillo Governatore del Distretto Lions 108YA ha concluso il Service riunito presso la Sala Genovesi della Camera di Commercio dal Lions Club Salerno Host "DOVE VA IL MEDITERRANEO - Riflessioni sul Maghreb". L'incontro - come ha introdotto Gerardo Giordano presidente del club Salerno Host - è stato convocato per fare una prima riflessione dell'associazione sulla nuova situazione del Mediterraneo alla luce delle varie tensioni in corso nel Maghreb ed ha costituito un momento molto alto di analisi e di conoscenza delle varie problematiche complessità presenti nell'area. Per questo ha visto in platea un pubblico molto interessato e particolare di past-governatori e responsabili Lions a vari livelli oltre che di autorità e soci lions.

L'occasione è stata anche utile per Corrado Marino, Direttore del Progetto nel Distretto 108YA, a fare il punto sulla situazione del "Progetto Tunisia", avviato quest'anno, come strumento di assistenza per giovani orfani ospiti di orfanatrofi in Tunisia e sul Service "In Medico Heroica Umanitas" frutto del gemellaggio tra il Club di Salerno ed il Lions Club Carthage Sophonisbe, che si rivolge all'assistenza di neonati intolleranti al latte a bambini diabetici in condizione di grave disagio.

Il convegno ha avuto come momenti centrali gli interventi dei proff. Adalgiso Amendola ordinario di Economia Internzionale e Cosimo Risi ordinario di Relazioni Internazionali dell'Università di Salerno e Ministro plenipotenziario al Ministero degli Esteri. Il prof. Amendola ha richiamato, tra l'altro, la politica svolta dall'Europa come un obiettivo ancora mancato rispetto all'area del libero scambio e l'integrazione economica tra i vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Ha segnalato poi il fallimento sulla diffusione dei diritti, l'inclusione sociale, lo sviluppo di una cultura di solidarietà, la cooperazione sociale e più in generale i diritti di cittadinanza.
Il prof. Cosimo Risi ha inoltre segnalato il bisogno, per l'Unione Europea di interrogarsi autocriticamente per gli ostacoli al commercio nel Mediterraneo che hanno impedito la crescita e la costruzione di politiche integrate, lasciando ai governi di questi paesi mediterranei solo un ruolo di securitizzazione per il controllo dei flussi migratori e di baluardi rispetto al bisogno di una crescita della società civile dando luogo al controesodo.

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