giovedì 20 novembre 2008

ARRIVANO I FONDI AI RICERCATORI UNDER 40 MINI RIVOLUZIONE PER L'ITALIA

da la Repubblica - supplemento salute
Arrivano i fondi ai ricercatori under 40 Mini rivoluzione per l'Italia: effetto di una norma 2007
di Ignazio Marino *
Sembrava impossibile e invece ci siamo: domani, 21 novembre, sedici giovani ricercatori con meno di 40 anni saranno dichiarati vincitori di un concorso che assegna ad ognuno di loro un finanziamento di 500 milioni di euro per realizzare, nell'arco di due o tre anni, il progetto di ricerca che hanno proposto.
Tre fattori chiave per assicurare trasparenza e meritocrazia nel concorso: una Commissione composta da dieci membri, anch'essi con meno di 40 anni, metà italiani e metà stranieri; presidente della Commissione, una ricercatrice italiana di 38 anni che lavora alla Northwestern University di Chicago, Monica Buzzai; ogni progetto valutato non solo dalla Commissione ma anche da tre referees internazionali.
È un primo positivo esperimento, frutto di una norma che ho fortemente sostenuto e difeso, inserita nella Finanziaria del 2007 e ripetuta nel 2008 raddoppiando la percentuale di fondi da destinare ai giovani, dal 5% al 10%.
Per i sedici vincitori si tratta di un'opportunità per mettersi alla prova, ma per il nostro Paese è una vera, anche se piccola, rivoluzione che estromette dalla gestione dei fondi per la ricerca i baroni e i soliti noti e destina risorse e speranze ad alcuni giovani brillanti che sperimenteranno la rara esperienza di non dover emigrare per portare avanti un progetto di ricerca.
Nella soddisfazione generale c'è, però, da segnalare una cattiva notizia. I finanziamenti per il 2008 ammontano a 82 milioni di euro ma il ministero dell'Università e della Ricerca non ha ancora pubblicato il bando di concorso e, se non vi sarà un impegno di spesa formale entro la fine dell'anno, i fondi andranno perduti. E con i fondi si perderà anche la speranza di riuscire a realizzare dei cambiamenti fondamentali per lo sviluppo, anche economico ma soprattutto culturale, del nostro Paese. Un Paese che trascura i giovani, con le loro idee innovative e le loro lecite ambizioni e che non investe su di loro, soprattutto dopo aver speso per ognuno circa 500 mila euro in formazione scolastica e universitaria, è un Paese che svende il proprio futuro.
*Chirurgo, Presidente Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale

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