mercoledì 8 aprile 2009

1969-2009 QUARANTA ANNI DOPO I FATTI DI BATTIPAGLIA !

Quaranta anni dopo i fatti di Battipaglia del 9 aprile 1969 continuano a fare discutere !
In questi ultimi giorni articoli e dibattiti riprendono la questione, molto controversa, dell’eccidio con due morti, Teresa Ricciardi e Carmine Citro, conseguente ad una rivolta determinata dal tentativo di chiusura dello zuccherificio e la preannunciata prossima chiusura del tabacchificio S. Lucia, in un contesto di forti riduzioni di attività economiche nel settore dei conservifici e di gravi compressioni dell’occupazione.
Gli eventi di quel difficile periodo, hanno trovato, poi, in una successiva fase di sviluppo tumultuoso e non programmato, un approdo controverso che non sempre è stato “condiviso” dalla intera comunità battipagliese, nonostante esso abbia assicurato comunque, una forte crescita urbana e dei settori produttivi, anche molto innovativi. Tale sviluppo, ha costituito per Battipaglia, una opportunità certamente molto particolare tra le cittadine meridionali con forte vocazione imprenditoriale e un necessario bisogno di allargare il proprio bacino occupazionale.
Lo sviluppo economico anche in settori innovativi, che è stato determinato negli anni successivi, presupponeva però, la costruzione di una “politica industriale” locale che consentisse il consolidamento di quanto poi era stato positivamente realizzato.
Purtroppo non è stato così !
Le successive crisi di adeguamento tecnologico, l’ammodernamento dei settori meno avanzati, l’esplosione della piccola e media impresa ed il forte consolidamento della imprenditoria agricola della Piana del Sele, non hanno trovato una classe politica dirigente, e diligente, come la situazione richiedeva.
E’ mancata la capacità di affrontare la situazione con sufficiente forza e con una strategia in grado di individuare e costruire prospettive di attrattività di nuovi capitali e nuove energie e una necessaria moderna infrastrutturazione, per mettere a frutto tutte le potenzialità che la situazione aveva fatto comunque emergere.
Anche le positive realizzazioni infrastrutturali ed il sostegno alle imprese: politiche perseguite attraverso l’azione concertata del Patto Territoriale Sele Picentino con le amministrazioni locali e le associazioni imprenditoriali, dell’ancora più positivo Patto per l’Agricoltura e la Pesca, non hanno trovato un’accorta considerazione dei soggetti locali interessati ai temi dello sviluppo e del lavoro.
Sono noti i ritardi di Battipaglia in questa importante e unica esperienza realizzata nell’Area.
Permane quasi un continuo e permanente difetto di azione pubblica derivante, forse, da quella esperienza di singolare ribellismo meridionale che ha segnato, speriamo non irrimediabilmente, la storia di questa comunità.
Oggi Battipaglia si trova di nuovo ad un bivio, dopo circa quindici anni di disordine amministrativo, le prossime elezioni di giugno 2009 possono costituire un elemento di svolta e di trasformazione di un modello che non ha retto alle prove dei tempi.

GERARDO GIORDANO
leggi l'articolo scritto dieci anni dopo (1979) su Conquiste del lavoro ed altre cose sui fatti, pubblicati dall'Istituto Galante Oliva di Nocera Inferiore (Sa), su:

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