giovedì 31 gennaio 2013

“LA TENDA A FIERAVECCHIA”: UN CENTRO PER LO SVILUPPO CULTURALE E SOCIALE. E' uscito il n. 60 di CAOS informa. Il punto di vista del direttore Gerardo Giordano


Quando pensammo di impegnarci per rilanciare La Tenda a Fieravecchia, in una sede fatiscente che era stata tenuta abbandonata per tanti anni, sapevamo che stavamo facendo una scommessa grande e difficile.
Prima di tutto con noi stessi e sulla capacità di riuscire a costruire un modello organizzativo in grado di reggere al confronto con le varie realtà del centro urbano. Poi con il quartiere che fosse capace di sopportare le tante piccole molestie della nostra attività, ma soprattutto con la voglia di dare una svolta alle nostre cose.
Impegnarsi per contribuire con le attività di Fieravecchia a costruire una presenza attiva culturale e sociale al centro della città, era una bella sfida che ci poteva aiutare a crescere come associazione, ma potesse anche essere un utile punto di aggregazione per il mondo giovanile salernitano e non solo per loro.
Dopo l’impegnativo tempo necessario per la ristrutturazione, che oggi ci fa disporre di una sede moderna ed accogliente, abbiamo dovuto superare le prime difficoltà di avviamento. 
Se però ripensiamo ai sacrifici ed al lavoro svolto in questi ultimi tre anni, possiamo senz’altro dire che gran parte della scommessa è ormai vinta.
Le tante azioni messe in opera e le numerose iniziative svolte,  sono il segno concreto dell’impegno fattivo realizzato per fare della “Tenda a Fieravecchia” quel centro aggregativi di iniziativa culturale e sociale che avevamo prefigurato.
Oggi “La Tenda a Fieravecchia” è una sede di incontro tra persone prima di tutto, ma anche un luogo di rete tra varie associazioni; un attrezzato centro di formazione per i migranti, e non solo per loro, ma anche un luogo  aperto allo scambio culturale tra varie culture. Una  fucina, centro di iniziativa, che ci rende orgogliosi del lavoro fatto, ma anche consapevoli di aver usato bene una risorsa al servizio della città.
Naturalmente ora si apre una nuova prospettiva di impegno in relazione alle recenti iniziative che sono state promosse, orientate su vari aspetti legati allo sviluppo  delle arti e della promozione della cultura  che richiedono una accorta azione di integrazione anche con vari ambienti della città.
E’ vero che queste nuove direttrici di marcia sono certamente un collante positivo ed utile per recuperare forme di espressione del mondo giovanile. Però è necessario anche che le nuove proposte che si stanno avviando o realizzando, come le mostre ed i concorsi culturali, coincidano con una strategia più ampia ed articolata.
Mentre aumentano le iniziative e la capacità di mettere in moto tante azioni positive ed utili infatti, occorre una capacità di intervento e di coordinamento, che  riesca sempre meglio ad individuare possibili e alti livelli di qualità delle iniziative. Momenti, cioè che superino gli standards di accesso alla “iniziazione all’arte o alla cultura”. Ciò al fine di migliorare la capacità di attrazione verso possibili e nuovi fruitori delle attività della “Tenda a fieravecchia”.
In questo senso associare sentimenti universali di conoscenza a messaggi più legati alla cultura locale (senza scadere nel localismo), può essere certamente un filone utile da sperimentare e da utilizzare per ricostruire quel sentimento di conoscenza delle proprie radici e della propria identità culturale che aiuti a rafforzare il senso di appartenenza  che rimane sempre un forte bisogno per le esigenze di crescita della comunità salernitana.

Gerardo Giordano 

Leggi il numero 60 di Caos informa on line ecco il link: http://www.caosinforma.it/


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