AD UNA SETTIMANA DALLA SCOMPARSA DELLA NOSTRA ADORABILE NUCCIA, PERVENGONO CONTRIBUTI DI PARENTI ED AMICI CHE HANNO VOLUTO BENE A NUCCIA E CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO.
APRIAMO UNA NUOVA PAGINA CHE CI AIUTI A FAR CONOSCERE MEGLIO IL VALORE UMANO DELLA NOSTRA NUCCIA PRONTI A RICEVERE ANCORA ALTRI CONTRIBUTI. GG.
**************
UBALDO BALDI
L'ULTIMA TESSERA
28 giugno alle ore 7:33 ·
E così anche l’ultima tessera di quel mosaico che
rappresentava una formidabile saga familiare se ne è andata.
![]() |
Ubaldo Baldi e Nuccia de Luna |
Ha combattuto una
lotta impari verso l’ineluttabilità della morte, con la possanza di una eroina
omerica sempre cercando di rinvigorire le sue forze attraverso i suoi affetti,
amicizie e credo religioso.
Una saga familiare
iniziata nei primi anni del ‘900, inevitabilmente legata alla figura
carismatica del padre Giovanni De Luna ed erettasi assieme al nascere e
rafforzarsi di Battipaglia come comune capofila della Piana, quella pianura
rigogliosa delimitata dal percorso arteriale dei fiumi Tusciano e Sele.
Una famiglia che
diventa emblematicamente protagonista del passaggio da una società fatta ancora
di “bracciali” o mezzadri alle dipendenze di residui baronali e feudali, a
elementi di una nascente piccola borghesia imprenditrice, capace di creare
lavoro e merci dalla trasformazione dei prodotti della terra/pastorizia, col
sudore della fronte e l’onestà dell’animo.
Il fulcro di questa
saga familiare, per noi che ne abbiamo fatto parte, è stata la Casa, “Villa
Angelina”, quella casa che “.. a
lasciarla si rosava nel vento e nella sera, un volo a fondo di rondini nel
cuore..” e resterà così per sempre finché vivremo.
Il suo bianco viale
ghiaioso di brecciolino - quante dolorose sbucciature nel caderci con le
ginocchia- delimitato da siepi fiorite, che percorrevi contento, cercando già,
tra le lamelle delle persiane socchiuse, sapendo che là erano, gli occhi dolci
della nonna e la testa bionda di lei, di quella zia quasi nume tutelare di
quella casa e della vita familiare che vi si intrecciava. Vita familiare che
era, grazie ai fratelli oltre che al padre, anche fulcro di una azienda capace
di esportare il prodotto caseario locale al di là degli angusti limiti della
provincia e lanciarsi in ardite ricerche di prodotti innovativi come le bibite gassate.
E noi, all’epoca
ragazzi, figli e nipoti, l’abbiamo vissuta a fondo quell’atmosfera, abbiamo
respirato a fondo quel profumo di fiori del suo giardino, nelle primavere della
nostra primavera di vita che, nonostante cadenzata da un ritmo vitale sempre
accompagnato dal duo malattia/morte, è stato soprattutto fatto di momenti e
ricordi felici.
Addio Nuccia, ti
vogliamo bene per sempre.
***********
PAOLA BERTELLI
RICORDI...DI MIA MAMMA: Nuccia " Mamma
Bionda"
Otto giorni fa sei andata via ed e' calato il silenzio sulla
più' bella favola che una bambina potesse vivere....
La casa dei nonni, il nostro " piccolo mondo
antico" , l' allegria di voi zii, le feste, le canzoni, il suono del
pianoforte, le quadriglie che ballavate nel salotto rosso, le passeggiate verso
Eboli alla " Fontana del vescovo" dove c 'era una grandissima pianta
di fichi, la carrozza con i sedili di panno bluff trainata da Villafranca, la
vasca con i pesci rossi che mi portavi a vedere alla stazione....sono ricordi
che non avranno più' voce!!!!
Nuccia , mi mancheranno le nostre quotidiane telefonate,i
tuoi commenti sulla politica e i programmi televisivi, i tuoi commenti sulla
Formula1!
Sono sicura che da lassù' mi proteggerai e mi accompagnerai
ovunque vada,dicendo come facevi sempre" A maronna t'accumpagna figlia
mia".
Grazie, grazie,grazie per avermi dedicato tanta parte della
tua vita.
Con infinito amore ti dedico la canzone " Tu che mi hai
preso il cuor" e questi versi di Marguerite Yourcenar.
" Tu non saprai giammai che la tua anima viaggia. E che
niente,ne' il tempo, ne' l'eta',offuscheranno il fatto che tu sia stata".
Angioletta
***********
DANIELA BALDI
EMOZIONI
Ho affrontato questo lungo giorno con tanta difficoltà. Ieri
la stanchezza mi pesava molto. Ero intimorita dall'emozione forte che provavo,
non volevo farmi travolgere. Non volevo che fosse più forte del rigore che ora
mi rassicura, accompagnando i miei passi quotidiani. Sapevo che il mio dovere
era essere lì, a Battipaglia, ma il pensiero di questo dovere mi turbava. Ciò
che non immaginavo era la dolcezza che avrebbe accompagnato il mio ritorno.
Risalivo la strada da Battipaglia verso Montecorvino. Era quasi un ritorno alle
origini - Strano, eh! Il destino a piccole dosi giornaliere - ed ero stordita
e, allo stesso tempo, travolta da uno
strano senso di soddisfazione. Era come se tutto si fosse incastrato
perfettamente. Ogni pezzo al suo posto. Anche le parole di Giuseppe erano state
perfette. Mi hanno commosso, sembravano lette nel capitolo Nuccia del mio
cuore. Un ritratto esatto, senza sbavature. Ecco perché ho chiesto di mandarle.
Grazie ancora. Grazie a tutti di essere stati con me, anche a chi era lì solo
con il cuore.
******************
1 commento:
Un giorno forse avrò la serenità di scrivere anch'io di Nuccia. O forse mai. Vi ringrazio tutti, miei cari, per aver dato voce a quello che abbiamo in fondo al cuore. Mariano.
Posta un commento