giovedì 1 ottobre 2009

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE GERARDO GIORDANO ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI DEL PATTO SELE PICENTINO.

SVILUPPO SELE PICENTINO spa
RELAZIONE DEL PRESIDENTE GERARDO GIORDANO
ALL’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
Eboli - Sala Mangrella – Convento San Francesco
30 settembre 2009


Signori Soci,

nell’ultima Assemblea dei soci tenuta alla fine di Aprile di quest’anno, per l’approvazione del bilancio sociale dell’anno 2008, assunsi l’impegno , su un preciso mandato dell’ assemblea, di convocare entro il mese di settembre una Assemblea straordinaria di soci per procedere ad una eventuale ricapitalizzazione del capitale sociale, in modo da poter procedere ai nuovi impegni che è possibile realizzare per il futuro della società.
Purtroppo, mio malgrado, non ho potuto mantenere l’impegno assunto!
Le ultime elezioni amministrative hanno ridisegnato una nuova maggioranza alla Provincia di Salerno, che ha proceduto alla revoca del mio mandato di consigliere e quindi di Presidente della Sviluppo Sele Picentino spa.
Nella lettera di comunicazione che ci è pervenuta mi è stato chiesto in quanto Presidente del Consiglio di Amministrazione, di procedere alla convocazione degli organi ed oggi siamo qui per prendere atto di questa nuova situazione, dopo la riunione del Consiglio di Amministrazione che si è già espresso al riguardo nella riunione del 10 settembre scorso.
Mi è capitato raramente di non poter tenere fede alla parola data, di ciò sono profondamente rammaricato, e me ne scuso, ma sono confortato dal buon lavoro fatto in questi anni.
Sono certo che il lavoro fatto abbia sedimentato metodologie e comportamenti che lasciano prefigurare che le persone che seguiranno, sapranno trovare i giusti indirizzi di iniziativa per poter procedere e continuare, con la propria visione delle cose, ma nel solco del lavoro tracciato.
Abbiamo costituito la Sviluppo Sele Picentino spa nel febbraio 2001 con enti pubblici e parti private, come soggetto intermediario, responsabile del Patto Territoriale e del Patto specializzato per l’Agricoltura e la Pesca Sele Picentino.
Dunque se il nostro principale obiettivo era la gestione di questi due Patti territoriali che in quel momento riuscimmo – non senza qualche difficoltà – a presentare al Governo dell’epoca, il 10 ottobre 1999 e poi approvati nel febbraio 2001, l’idea era quella di dotare il territorio di uno strumento capace di aiutare non solo i Comuni, ma anche le imprese o i futuri imprenditori, a svolgere meglio le loro funzioni.
Uno strumento di sostegno allo sviluppo economico e sociale del territorio, utilizzando la formula della programmazione negoziata e della concertazione.
Lo statuto stesso della società che pure richiese fatica ed un enorme tempo per la sua definizione, raccoglie nei possibili svolgimenti dell’oggetto sociale, questi aspetti fondamentali per produrre sviluppo locale.
Dotare il territorio di una agenzia di sviluppo locale con annessi servizi di sostegno agli enti locali ed alle imprese sembra essere oggi ancora un obiettivo possibile da perseguire e da raggiungere, anche in una fase in cui si avvertono nuovi centralismi e nuove compressioni delle autonomie locali.
La realizzazione di gran parte degli obiettivi dei due patti, è stato l’elemento della nostra grande soddisfazione particolarmente dal punto di vista delle infrastrutture realizzate, oltre naturalmente al cospicuo e numeroso sostegno alle imprese. Proprio in questi giorni, infatti ci è stato recapitato per le opportune correzioni od integrazioni la bozza dell’Atlante delle opportunità insediative, realizzato a cura del Ministero dello sviluppo economico, che è una testimonianza reale e palpabile, dell’impegno svolto da tutti noi, società e soggetti pubblici e privati, per lo sviluppo del territorio del Patto.
Ma i prossimi mesi saranno segnati soprattutto dalla rimodulazione delle risorse non spese per revoche e rinunce e soprattutto per le note difficoltà attraversate dai Comuni di Battipaglia e di Montecorvino Pugliano.
L’utilizzo di queste risorse, che formarono oggetto dei tavoli di concertazione dello scorso anno, sono stati già approvati dalla Regione Campania con la comunicazione del dicembre scorso con le modalità indicate.
Speriamo che dopo la scadenza del 31 dicembre di quest’anno, il Ministero decida rapidamente di consentirci di riutilizzare le risorse che ci sono proprie, per metterle a disposizione del territorio così come convenimmo nelle riunioni di concertazione: si tratta di circa 12 Meuro che possono essere molto utili nella fase del ciclo economico che stiamo attraversando; risorse che stiamo aspettando ormai da circa tre anni, tra un rinvio ed un altro, nonostante le risorse per la gestione della società si siano ridotte, nell’attesa, fino al punto che dovemmo procedere nell’assemblea straordinaria del dicembre scorso ad una riduzione del capitale per consentire un ordinato andamento del lavoro della società.
Ora dovremmo essere però vicini al traguardo ed il prossimo anno potrà sicuramente vedere avviato il nuovo lavoro di messa a bando come avevamo convenuto, procedere alla istruttoria per assegnare la parte di risorse come opportunità di sostegno finanziario anche alle imprese soprattutto le più piccole e le più giovani.
Segnalo anche che i due ultimi anni trascorsi per mettere a segno un Accordo di Reciprocità per lo sviluppo della Piana del Sele, e i numerosi tentativi fatti, potrebbero finalmente trovare un approdo dopo l’uscita della normativa da parte della Regione Campania nelle settimane scorse.
La società, come sapete, non è impreparata a questa nuova opportunità per lo sviluppo dei territori: speriamo che si tenga conto di tutto il lavoro di analisi territoriale, animazione, organizzazione e predisposizione della necessaria documentazione, oltre naturalmente alla preparazione e la formazione degli operatori del patto che hanno lavorato sodo per concorrere a realizzare questa nuova prospettiva.
Non vorrei inoltre sottacere le numerose attività - diciamo collaterali ma in linea con l’oggetto sociale - che hanno distinto nel tempo, il nostro impegno nell’area, in vari campi: nel settore della formazione, in quello dell’assistenza alle imprese, (mi permetto di citare al riguardo il famoso accordo con Sviluppo Italia, che purtroppo è stato interrotto senza spiegazioni nell’ambito della riorganizzazione nazionale del gruppo ma che stava dando buonissimi frutti sul piano locale), nel settore dell’internazionalizzazione dei mercati mediante l’accordo con Intertrade, il sostegno al piano sociale di zona S5 che ci ha visti impegnati fortemente nella fase di avvio delle azioni di sostegno al lavoro.
Tutte azioni che hanno cercato di costruire ed implementare strumenti di sostegno per un territorio che avverte una carenza notevole di apporti, pubblici e moderni, in questi campi.
Infine desidero segnalare il fatto che la stessa sede della società in Piazza Dogana, di cui ci siamo dotati quando abbiamo scelto la localizzazione nel Comune di Eboli, ha concorso a dare una immagine ancor più positiva del nostro lavoro e della nostra funzione nel territorio.
Pur tuttavia la sede costituisce anche un elemento di ombra nella gestione del nostro bilancio in quanto non è stata ancora risolto definitivamente, il contenzioso con il Comune di Eboli al riguardo.
Ciò pesa negativamente e pesantemente sul bilancio stesso della società.

Signori Soci,

ho voluto richiamare sommariamente e molto sommessamente, gli elementi fondamentali della strategia che abbiamo messo in atto, in questi anni per cercare di concorrere a dare slancio alle nuove azioni per lo sviluppo economico e sociale dell’area del patto.
Spesso abbiamo anche trovato delle incomprensioni, dei ritardi, delle inefficienze, delle difficoltà burocratiche che hanno rallentato il nostro lavoro.
Ma oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Basta citare solo le sei aree industriali realizzate, o i numerosi ed importanti interventi infrastrutturali del patto agricolo.
Per le imprese siamo nella fase delle rendicontazioni finali ed è un momento molto delicato anche per le impreviste e continue difficoltà che ci provengono dal soggetto istruttore e che si accompagnano alle storiche difficoltà delle nostre imprese.
C’è ancora un faticoso lavoro da svolgere per procedere alla definizione degli stati finali e consentire le liquidazioni alle imprese che hanno creduto nel Patto.
Per questo ho sempre ritenuto che resistere e fare ogni sforzo per continuare il lavoro ordinario della struttura, potesse evitare di dare l’immagine di una smobilitazione e compromettere il risultato finale della nostra azione.
Così oggi ci ritroviamo ad un passaggio di fase, con una struttura efficiente e perfettamente funzionante come si è andata costruendo giorno per giorno, in grado di proiettarsi verso nuove opportunità.
Desidero perciò, ringraziare il Consiglio di Amministrazione per il continuo supporto e la collaborazione profusa per consentire di realizzare questi risultati, il Presidente Matilde Liguori e l’intero Collegio dei Sindaci per l’attenzione costante che hanno rivolto alla nostra attività e per l’esercizio di controllo svolto che ci ha consentito di camminare sicuri e spediti anche nelle difficoltà.
Desidero anche ringraziare tutti gli enti locali ed i numerosi Sindaci che ci hanno costantemente seguiti e spesso hanno voluto anche apprezzare pubblicamente il nostro lavoro: la programmazione negoziata è una cosa difficile da realizzare e la concertazione richiede un esercizio ancora più impegnativo della pazienza amministrativa. Abbiamo potuto svolgere insieme un notevole esercizio di pazienza! Ci sarà molto utile nell’esercizio futuro del nostro lavoro quotidiano.
Desidero infine ringraziare i nostri collaboratori a tempo pieno, la dott. Anna Perla ed il dott. Mirko Polito che dal primo giorno hanno collaborato con gli organi della società consentendo, con il loro impegno ed il lavoro quotidiano profuso hanno concorso utilmente per poter perseguire gli obiettivi previsti, costituendo certamente una importante risorsa professionale per il futuro della società.
Possiamo senz’altro concludere che nelle condizioni date è stata realizzata una buona esperienza per questo territorio, dalla quale si può ripartire per migliorarla, perfezionarla e rafforzarla.
Buon Lavoro !

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