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martedì 5 luglio 2016

UNA NUOVA PAGINA SU NUCCIA

AD UNA SETTIMANA DALLA SCOMPARSA DELLA NOSTRA ADORABILE NUCCIA, (ANNA DE LUNA SCHIAVO) PERVENGONO VARI CONTRIBUTI DI PARENTI ED AMICI CHE HANNO VOLUTO BENE A NUCCIA E CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO. 
STIAMO APRENDO UNA NUOVA PAGINA (a destra di chi legge) CHE CI CONSENTE DI PUBBLICARE I NUOVI CONTRIBUTI PERVENUTI E CI AIUTI A FAR CONOSCERE MEGLIO IL VALORE UMANO DELLA NOSTRA NUCCIA, PRONTI A RICEVERE ANCORA ALTRI CONTRIBUTI.  GG.
                                                  

martedì 10 maggio 2016

FLORINDA PUNZI PRESENTA ALLA TENDA IL SUO LIBRO .

Presso il rinnovato Centro La Tenda di Via Fieravecchia di Salerno, il Parco Storico Sichelgaita presieduto dalla prof. Clotilde Baccari Cioffi ha presentato in una serata di beneficenza,il libro di Florinda Punzi 
"Ricordi e pensieri tra fede e realtà". 


Dopo la relazione del prof. Francesco D'Episcopo,
hanno portato il loro contributo alla discussione: 
Gerardo Giordano
Elisabetta Barone e il sen. Alfonso Andria
Nel corso della serata ci sono stati alcuni 
Intermezzi musicali di Paolo Carlo Monizzi, che ha accompagnato la voce narrante di Elena Mancusi Anziano.
Con le conclusioni 
della Presidente Clotilde Baccari Cioffi, 
l'autrice Florinda Punzi 
ha chiuso la serata ringraziando
 il numeroso pubblico e gli intervenuti.

martedì 21 aprile 2015

I BISOGNI DELLA FAMIGLIA: NUOVE EMERGENZE E NUOVE PROPOSTE.

C’è ancora un bisogno diffuso di famiglia nella nostra società?
A tener conto di certi comportamenti correnti, sembrerebbe che la vecchia stella della famiglia tradizionale si sia andata offuscando per dar luogo ad altre forme di sperimentazioni senza profilo e senza storia.
In realtà, a guardar bene le cose, la ricerca della famiglia o meglio, lo sforzo per la sua costruzione, è ancora una domanda forte: un bisogno più forte che mai; un bisogno posto, forse, spesso, nel momento meno appropriato della vita delle persone e che perciò – a volte – ne riduce la portata e l’importanza.
Viviamo un tempo di grandi sfide e di cambiamenti che ci impegnano tutti i giorni e ci costringono a cimentarci continuamente in forme nuove di sperimentazione. Ne risente indubbiamente la qualità della vita delle persone, costrette ad abbandonare le sue tradizionali quotidianità.
Trovo che uno degli effetti più perversi che ha minato l’antico valore della famiglia, sia costituito dai cambiamenti imposti nel tempo dal mercato del lavoro. Sono venuti avanti, “modi di fare” che hanno influito pesantemente sul “modo di essere” della comunità familiare, nei rapporti interpersonali, per l’uso spregiudicato ed irrazionale degli orari, la mancanza di servizi e di forme di sostegno all’infanzia ed all’adolescenza: tipicità della nostra epoca, che da essa hanno tratto poi tutte le difficoltà possibili che ne sono derivate. A queste possiamo aggiungere la ripresa della mobilità interna ed internazionale del lavoro che in Italia, ma non solo, ha portato fuori del Paese gran parte di giovani laureati e specializzati privandolo delle risorse di intelligenza e ricerca.
Queste tre risorse: giovani, formazione e ricerca, avrebbero dovuto invece costituire la base fondamentale della ripresa, anche basata sulla famiglia, specie in una Italia che è stata negli ultimi duecento anni un paese di grandi migrazioni, e che avrebbe potuto cominciare ad aspirare ad una nuova possibilità di sviluppo e di uso più razionale del suo “capitale umano”.
Ne è derivato, a seguito della crisi ancora in corso, un accentuato senso di difficoltà nella vita delle famiglie che non è recuperabile solo con un ruolo più attivo dei nonni che già sono costretti a fare la loro parte pesantemente per reggere le famiglie che pure si sono formate non senza difficoltà.
Così sta emergendo un tipo di famiglia articolato, o meglio, disperso sul territorio, che riesce a riunirsi solamente nei momenti chiave dovendo rinunciare ad una unità consolidata e stabile, per la lontananza obbligata dei vari componenti.
E’ un “nuovo tipo di famiglia” che si sta manifestando già da qualche tempo in maniera estesa, specie nelle aree meno prospere, che non osa rompere i suoi legami tradizionali ma vive del rapporto occasionale che si manifesta in particolari periodo dell’anno in ragione del bisogno di non disperdersi e mantenere unito il vincolo familiare e di attaccamento alla propria realtà territoriale che si intende comunque conservare.
I più recenti dati statistici confermano queste tendenze e la nuova chiave di lettura della realtà della famiglia e dei suoi bisogni che vanno considerati quasi una emergenza, tra una nuova possibile minaccia all’unità della famiglia e un nuovo costruendo modello di esistenza della famiglia stessa.
Se la famiglia rimane il miglior luogo della socializzazione, anche il suo continuo adattamento ai processi economici e sociali dovrà tener conto dell’importanza che essa comunque ha e potrà avere nel rimodellare e riequilibrare le relazioni umane nelle società complesse.

GERARDO GIORDANO

Leggi il numero 84 di CAOS-informa la rivista on line del Centro La Tenda di Salerno.
Trovi il link in fondo la home page a destra.

martedì 15 ottobre 2013

LA FAMIGLIA PRESUPPOSTO DELLA NUOVA CITTADINANZA ATTIVA. E' uscito il numero 67 di CAOS-informa: il "punto di vista" del direttore Gerardo Giordano

La riflessione sulla famiglia aperta con il numero estivo di Caos informa, si è collocata in un contesto favorevole di interesse ed attenzione.
Anche la Settimana sociale dei cattolici italiani di Torino, a metà settembre ha posto al centro dell’attenzione il tema della “famiglia speranza e futuro per la società italiana”, aumentando l’attenzione generale sul ruolo importante della famiglia nella nostra società.
Avevamo visto giusto, dunque sulla necessità di riflettere intorno alle problematiche della famiglia! Un impegno diventato sempre più importante, non solo per migliorare l’apporto alla coesione nella società italiana, ma anche per assicurare  servizi migliori e più adeguati che oggi occorrono ai suoi vari membri,  per uno sviluppo armonioso delle unità familiari. I nuovi scenari ed i segni di rinascita che si stanno aprendo nel nostro paese non possono che ripartire dall’antico e sempre nuovo valore della famiglia  e tener conto perciò dei vari bisogni che ad essa sono collegati: dall’educazione, al lavoro, dal sistema fiscale ed assistenziale, ad una nuova dimensione della qualità di vita nella città  plurale e solidale.
Il nostro sforzo tuttavia è volto ora a migliorare l’approfondimento e la  conoscenza dello stato locale della famiglia e capire sempre meglio i vari e complessi problemi ed i  bisogni che, nella nostra variegata realtà sociale e territoriale, occorre affrontare e sviluppare pe r rendere meno difficile  la vita e l’evoluzione della famiglia e dei suoi componenti.
Per questo abbiamo deciso di continuare la nostra attenzione e la riflessione, in particolare  sulla famiglia salernitana e sui suoi bisogni, perché vogliamo preparare accuratamente con materiali e sussidi utili, anche con i contributi di questo numero, il seminario che La Tenda si è prefisso di realizzare prossimamente su questo tema.
Ci sono tante cose da conoscere sulle 418.005 famiglie salernitane composte secondo un recente calcolo statistico, in media di 2,65. Meno di tre persone. Solo la media di una statistica, però, considerato il persistere ancora di tante famiglie numerose, sebbene il saldo demografico naturale negli ultimi anni appare sempre negativo. Influisce anche  un forte tasso di emigrazione, che ha coinvolto negli ultimi anni, per ragioni di studio o di lavoro tanti giovani ed ha raggiunto un valore medio di circa 2.300 persone l’anno.
Più articolato il discorso sulla popolazione anziana, per la maggioranza della quale la famiglia rimane un luogo quasi esclusivo di accoglienza e di permanenza nel momento delle difficoltà della vecchiaia. Mentre una riflessione a parte merita la situazione relativa ai disabili e soprattutto alla nuova infanzia ed il ruolo dei nonni.
Insomma la famiglia, una vera agenzia educativa e di formazione, di socialità e di servizio oltre che luogo di amore e di relazione che  vale la pena di approfondire quale nuovo presupposto per la cittadinanza attiva per la società prossimo ventura.

GERARDO  GIORDANO  
Leggi il numero completo di CAOS-informa n. 67: ecco il link:http://www.caosinforma.it/numero.php?id=92