

Le tante lune che hanno attraversato l'area di questa antica città ricreano il fascino misterioso che ancora l'avvolge. E questa atmosfera ti avvince e ti coinvolge, nonostante il caldo torrido e le pietre incandescenti, man mano che il percorso si sviluppa nel silenzio della notte tra la Necropoli e di Porta Nuceria e l'Orto dei Fuggiaschi. Suggestioni così forti

che sollecitano anche me ad immaginarmi tra antiche camminate e la furia del Vesuvio, tra vestigia antiche e testimonianze spettacolari. Rivivere Pompei in una calda notte d'estate. Una esperienza che ti toglie il respiro, (in tutti i sensi) man mano che si avanza nella città archeologica, tra la Via dell'Abbondanza e la Venere in conchiglia, passando nelle case di Loreio Tiburtino o quella del Giardino d'Ercole.
Le tante facce della Luna ti riprendono nel silenzio di una notte incantata: smarriti nella profondità della riflessione a cui ti costringe il tempo trascorso e la faticosa ricerca degli archeologi, scegli di continuare a camminare, passo dopo passo: vedere, scoprire, immaginare di sentire il fragore di eventi particolari e ricchi di storia o il sottofondo lontano della chiacchera di una quotidianità ordinaria di una vita che è stata, fragorosa e chiassosa.
che ti costringe a fermarti e pensare .... come eravamo
prima di riprendere il lento cammino nella notte!
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E l'impegno continua la sera dopo ... dopo la Messa.
E l'impegno continua la sera dopo ... dopo la Messa.
Nella Basilica della Beata Vergine. Benedetto Casillo ed il suo cast di attori propongono una rivisitazione della vita di Bartolo Longo e la storia del quadro della Madonna di Pompei.




ma non ha perduto la ricchezza della sua spontaneità e dei suoi modi particolari di esprimere la devozione.
Una autenticità che il regista Casillo mette al centro della sua proposta di teatro religioso per un impegno culturale non tradizionale.
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