Presso la prestigiosa sede del FAI di Salerno, rappresentata da Susy Camera D’Afflitto De Divitiis, si è tenuta recentemente una conferenza sugli “Aspetti cognitivi ed emotivi dell’arte contemporanea” di Elisa Sparàno Bosco, docente di Filosofia e studiosa di Psicologia Sociale .
Il fenomeno artistico, per Elisa Sparàno Bosco, si deve considerare come un unico processo mentale che poggia su due attività fondamentali ed interdipendenti: l’attività cognitiva e l’investimento emotivo.
Le epressioni razionali e quelle emozionali sono entrambe attività cognitive, basate sul funzionamento bio-psico-fisico del cervello, perciò le emozioni non sono qualcosa di meramente irrazionale o passionale, come è stato ritenuto da Platone in poi, ma il loro ruolo è identificabile con una “percezione soggettiva” nell’ambito della razionalità umana, in accordo anche con il filosofo contemporaneo Ronald de Sousa.
L’arte nasce da una esperienza emozionale ed a sua volta genera emozione nel fruitore, il quale si sente emotivamente coinvolto, divenendo interpretante e quasi artista a sua volta.
Le epressioni razionali e quelle emozionali sono entrambe attività cognitive, basate sul funzionamento bio-psico-fisico del cervello, perciò le emozioni non sono qualcosa di meramente irrazionale o passionale, come è stato ritenuto da Platone in poi, ma il loro ruolo è identificabile con una “percezione soggettiva” nell’ambito della razionalità umana, in accordo anche con il filosofo contemporaneo Ronald de Sousa.
L’arte nasce da una esperienza emozionale ed a sua volta genera emozione nel fruitore, il quale si sente emotivamente coinvolto, divenendo interpretante e quasi artista a sua volta.
In questo nuovo approccio, nettamente distante dal realismo classico, che era basato sull’arbitrario dualismo cartesiano tra soggetto e oggetto, l’uomo non concepisce più il mondo esterno a lui, ma elaborato dal suo stesso pensiero. L’espressione artistica, quindi, non più imitazione della natura, si fa portavoce dei sentimenti e della personalità di ogni singolo artista, divenendo,come proponeva Marcel Duchamp, iniziatore dell’arte contemporanea, un’arte non più “retinica e olfattiva”, ma al servizio della mente.
Si è verificato, un distanziamento dal reale, in un processo dall’oggettivo al soggettivo, dal concreto all’astratto che, iniziato alla fine del 700 con le prime crisi del bello e dell’arte, si è accentuato dalla fine dell’800 in poi, con la nascita della Psicologia come scienza autonoma e di tutte le sue Scuole, nonché delle Filosofie fenomenologiche ed esistenzialistiche e successivamente delle Neuroscienze, ed è sfociato nelle numerose correnti artistico-letterarie dell’età contemporanea, dal simbolismo, all’impressionismo, all’espressionismo, al futurismo, al cubismo, all’astrattismo.
Recentemente, poi, la Neuroestetica - che ha messo in risalto la memoria emozionale dell’uomo, in grado di attivarsi di fronte ad uno stimolo estetico piacevole - sta sempre più dimostrando che il cervello umano, è capace non solo di elaborare le informazioni ricevute dall’apparato sensoriale, ma di collocarle nel proprio quadro mnemonico, in base agli schemi culturali e cognitivi precedentemente appresi da ogni individuo, che si inseriscono nel bagaglio genetico biologicamente ereditato; esso, così, mediante le sofisticate strutture donategli da Dio, permette all’uomo di giungere ad un’attiva costruzione razionale ed emotiva del mondo.
Si è verificato, un distanziamento dal reale, in un processo dall’oggettivo al soggettivo, dal concreto all’astratto che, iniziato alla fine del 700 con le prime crisi del bello e dell’arte, si è accentuato dalla fine dell’800 in poi, con la nascita della Psicologia come scienza autonoma e di tutte le sue Scuole, nonché delle Filosofie fenomenologiche ed esistenzialistiche e successivamente delle Neuroscienze, ed è sfociato nelle numerose correnti artistico-letterarie dell’età contemporanea, dal simbolismo, all’impressionismo, all’espressionismo, al futurismo, al cubismo, all’astrattismo.
Recentemente, poi, la Neuroestetica - che ha messo in risalto la memoria emozionale dell’uomo, in grado di attivarsi di fronte ad uno stimolo estetico piacevole - sta sempre più dimostrando che il cervello umano, è capace non solo di elaborare le informazioni ricevute dall’apparato sensoriale, ma di collocarle nel proprio quadro mnemonico, in base agli schemi culturali e cognitivi precedentemente appresi da ogni individuo, che si inseriscono nel bagaglio genetico biologicamente ereditato; esso, così, mediante le sofisticate strutture donategli da Dio, permette all’uomo di giungere ad un’attiva costruzione razionale ed emotiva del mondo.
con Elisa Sparàno Bosco e Susi Camera D'afflitto De Divitiis.
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