Per questo vogliamo aprire
una riflessione che ci possa portare in autunno, ad una giornata di
approfondimento sull’argomento per migliorare la nostra conoscenza sui tanti
problemi che sono connessi a questo importante e delicato argomento e
qualificare anche meglio, a riguardo, l’azione della Associazione La Tenda.
Nonostante tutti i
tentativi (di vario genere, fatti in questi anni) per ridurre il valore dell’esperienza
famiglia o limitarla, nessuno è riuscito finora a convincere su altre migliori
forme di organizzazione sociale. Soprattutto quando si è insistito che fosse
inutile mantenere viva la tradizione, che ha fatto della famiglia, il perno attorno
a cui è girata la vita, la speranza, l’avvenire e la storia delle nostre
comunità, specie nel mondo occidentale.
E’ ben noto poi come
soprattutto in questi anni di grave crisi economica ed occupazionale, sia stata
proprio la famiglia il vero, stabile, rifugio in cui sono stati contenuti gli
effetti perversi e devastanti delle
difficoltà che tante persone hanno dovuto affrontare per salvaguardare la qualità ridotta della
propria vita. Così come è proprio all’interno della famiglia che è stato possibile realizzare tutte quelle forme di
sostegno e di aiuto alle persone più deboli, per non parlare della prima
infanzia, dall’assistenza agli anziani ai soggetti svantaggiati.
La famiglia è stata cioè
anche il luogo dove vengono assolte tutte quelle forme di assistenza e di
prossimità che i servizi pubblici non riescono ad assolvere come dovrebbero. Per
non parlare del ruolo dei nonni per l’assistenza all’infanzia in assenza degli
asili nido.
Ma non sono solo gli
effetti perversi dell’economia, e non solo i motivi economici, che hanno
concorso a dare alla famiglia una dimensione nuova ed adeguata per un mondo
moderno in continua trasformazione.
In fondo non era solo la
soluzione ad un problema di solidarietà orizzontale quello di cui aveva bisogno
la famiglia per rafforzare la legittimazione contemporanea della sua
esperienza.
Ancora oggi, la famiglia è
in realtà un riferimento straordinario di persone, di valori e di storie ed
esperienze, che caratterizzano la cultura e l’identità, la tradizione di un gruppo
che attraverso i suoi appartenenti costituiscono la base e naturalmente le
radici del divenire di una più ampia comunità in un territorio.
Ancora oggi la famiglia
costituisce un elemento di aggregazione fondamentale su cui si basa soprattutto
al sud d’Italia, il cemento della coesione sociale che impedisce al nostro
Paese di esplodere e frantumarsi.
Partiamo perciò da questo
numero estivo, per proporre un delicato tema di riflessione per le vostre
vacanze, da allargare a tutte le considerazioni necessarie che possano aiutarci
a supportare azioni decise sul territorio, da mettere in discussione nel
prossimo seminario autunnale sulla famiglia.
Gerardo Giordano
Leggi il numero 66 di CAOS-informa
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