della sua partecipazione di Vescovo alla seconda sessione del Concilio ecumenico Vaticano II°. Introdotto da don Pietro Mari e accompagnatgo da don Ciro Torre, parroci del Volto Santo e di Gesù Redentore, organizzatori della serata, Mons Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, quasi novantenne, ha raccontato la sua esperienza con il fervore, la chiarezza e sprazzi di spirito quasi giovanile, ad un numeroso pubblico che lo ha accolto con entusiasmo e ne apprezzato con simpatia la complessità dei vari temi affrontati.
Mons. Bettazzi ha richiamato l'importante valore dei risultati emersi nel Concilio: un grande appuntamento pastorale e non dogmatico, di partecipazione nella Chiesa - così come lo aveva voluto Giovanni XXIII - che ha prodotto ben 16 documenti, 9 decreti e soprattutto con le 4 Costituzioni (Gaudium et Spes, Lumen Gentium, Sacrosanctum Concilium, Dei Verbum) , un grande impegno di sistemazione di temi e di problemi che hanno la piena attualità cinquanta anni dopo la conclusione dei lavori.
Cosicchè si può ben dire, oggi, che durante i giorni del Concilio si sono potute firmare cose che neanche i protagonisti, all'inizio dei lavori, pensavano mai di poter realizzare. Nel suo intervento e nelle risposte ai numerosi interventi che sono seguiti, Mons. Bettazzi non ha mancato di segnalare l'importanza ed il valore della pace a tutti gli uomini di buona volontà.
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