Le Sue sofferenze sono finite all’Ospedale Ruggi d’Aragona di San Leonardo, benedetta da don Ciro Torre.
Per tutti noi è la prima grande brutta notizia del nuovo anno: la vita continuerà con un grande vuoto che peserà enormemente sul nostro futuro!
La straordinaria partecipazione di tanta gente, amici e familiari ai suoi funerali, officiati da don Claudio Raimondo nella Chiesa di S. Anna al Porto, nel Centro Storico, è il segno dell’amore di una piccola parte di Salerno che se ne va insieme a Lei: una “vecchia” Salerno che in tanti ancora si riconoscono, senza nostalgie ma con tanta voglia di ritrovare le antiche radici.
Quella “città nuova” che Carmelina concorse a costruire nel dopo guerra, insieme al suo Matteo - con il quale condivise trentacinque anni di amore e di vita familiare, con i cinque figli (Gerardo, Mario, Anna, Raffaella, Antonio) e la collaborazione dell’infaticabile Maria - era una città in cui la qualità della vita si sarebbe dovuta accompagnare alla bontà, alla cultura, alla musica ed alla solidarietà, senza perdere di vista lo stile e la tradizione delle buone cose su cui avevano cominciato il loro matrimonio di nuova famiglia e moderna.
La storia della loro esperienza ci dice che non è andata proprio così. Le incomprensioni e gli egoismi erano troppi! Tuttavia rimane una singolare esperienza umana e familiare.
In questi giorni dolorosi, sono riemersi molti ricordi sui trascorsi di Carmelina e le Sue passioni, soprattutto legate alla straordinaria qualità della particolare “cucina salernitana”, di cui era stata una fedele interprete, dovendo curare gli esigenti bisogni gastronomici di una Via Mercanti ricca di ghiottoni, a cominciare dal padre Matteo, a cavallo degli anni quaranta e cinquanta dove era cresciuta.
Ma Carmelina era anche una provetta pianista e una infaticabile disegnatrice come aveva potuto imparare frequentando le Suore del Cristo Re: peccato che molte sue Madonne siano andate perdute, sarebbero state un ricordo eccezionale della Sua vena artistica.
Dopo essere diventata Nonna di Francescopaolo, Carmen, Luca, Marta, Stefano, Marco, Flavio, Antonio e Matteo era da qualche anno la bisnonna di Sophia e Lorenzo di cui chiedeva continue notizie ed aggiornamenti.
Aveva conosciuto la lettera del Giordanews e non solo ne godeva di tutti gli arricchimenti con i suoi sarcastici commenti, quando era possibile, ma fino agli ultimi giorni voleva anche discutere i contenuti con tutti gli aggiornamenti sulla famiglia.
Ora avrà raggiunto il suo MATTIULLO che avrà ritrovato in paradiso con il loro incredibile fischietto cercapersone.
CARMELINA CI MANCHERAI !
La straordinaria partecipazione di tanta gente, amici e familiari ai suoi funerali, officiati da don Claudio Raimondo nella Chiesa di S. Anna al Porto, nel Centro Storico, è il segno dell’amore di una piccola parte di Salerno che se ne va insieme a Lei: una “vecchia” Salerno che in tanti ancora si riconoscono, senza nostalgie ma con tanta voglia di ritrovare le antiche radici.
Quella “città nuova” che Carmelina concorse a costruire nel dopo guerra, insieme al suo Matteo - con il quale condivise trentacinque anni di amore e di vita familiare, con i cinque figli (Gerardo, Mario, Anna, Raffaella, Antonio) e la collaborazione dell’infaticabile Maria - era una città in cui la qualità della vita si sarebbe dovuta accompagnare alla bontà, alla cultura, alla musica ed alla solidarietà, senza perdere di vista lo stile e la tradizione delle buone cose su cui avevano cominciato il loro matrimonio di nuova famiglia e moderna.
La storia della loro esperienza ci dice che non è andata proprio così. Le incomprensioni e gli egoismi erano troppi! Tuttavia rimane una singolare esperienza umana e familiare.
In questi giorni dolorosi, sono riemersi molti ricordi sui trascorsi di Carmelina e le Sue passioni, soprattutto legate alla straordinaria qualità della particolare “cucina salernitana”, di cui era stata una fedele interprete, dovendo curare gli esigenti bisogni gastronomici di una Via Mercanti ricca di ghiottoni, a cominciare dal padre Matteo, a cavallo degli anni quaranta e cinquanta dove era cresciuta.
Ma Carmelina era anche una provetta pianista e una infaticabile disegnatrice come aveva potuto imparare frequentando le Suore del Cristo Re: peccato che molte sue Madonne siano andate perdute, sarebbero state un ricordo eccezionale della Sua vena artistica.
Dopo essere diventata Nonna di Francescopaolo, Carmen, Luca, Marta, Stefano, Marco, Flavio, Antonio e Matteo era da qualche anno la bisnonna di Sophia e Lorenzo di cui chiedeva continue notizie ed aggiornamenti.
Aveva conosciuto la lettera del Giordanews e non solo ne godeva di tutti gli arricchimenti con i suoi sarcastici commenti, quando era possibile, ma fino agli ultimi giorni voleva anche discutere i contenuti con tutti gli aggiornamenti sulla famiglia.
Ora avrà raggiunto il suo MATTIULLO che avrà ritrovato in paradiso con il loro incredibile fischietto cercapersone.
CARMELINA CI MANCHERAI !
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