martedì 22 aprile 2008

ANNABELLA MUTARELLI INTERVISTA GERARDO GIORDANO " CUSTODE DELLA SALERNITANITA' " SU "LA NUOVA GRATICOLA"



TESTO COMPLETO DELL’INTERVISTA DI ANNABELLA MUTARELLI A GERARDO GIORDANO.

1) Ha visitato la mostra “Mercatello, i luoghi e i volti”?
Naturalmente, era quasi un obbligo, non solo perché avevo mandato tre cartoline, ma soprattutto perché ho abitato tanti anni a Via Parmenide e volevo avere un idea dei materiali che i residenti avevano raccolto e messi a disposizione degli organizzatori che sono stati veramente molto bravi per riscoprire le radici di una vasta comunità della nostra città.

2) Lei che uno dei più autorevoli collezionisti di cartoline antiche cosa pensa di eventi culturali del genere, che tipo di impatto hanno sui cittadini?
Io sono solo un raccoglitore di pezzi di carta, che sono anche pezzi di cuore. Penso che avremmo bisogno di avere più eventi di questo genere perché la nostra comunità salernitana è affamata di notizie sulle proprie radici e sul proprio passato. Ha bisogno di chi possa aiutarla a definire meglio la propria identità e capire anche quali siano gli elementi distintivi delle persone che sono l’insieme di una città, con le proprie caratteristiche. In ciò la cartolina antica diventa un utile sussidio per produrre una riflessione culturale anche partendo da un pizzico di nostalgia sul passato della propria città.

3) Secondo lei il collezionismo di stampe antiche è un argomento che trova l’interesse dei giovani? Può avere un valore educativo?
Per le ragioni che ho appena detto sono certo di si, anche sul valore educativo.
Raccogliere cartoline antiche significa anche imparare a sapere dove trovarle, ordinarle e catalogarle; a comprendere il valore di quella immagine. Sogno di fare tanti incontri con i giovanissimi, per mostrare loro i miei materiali e spiegarli. Sarebbe piacevolissimo e molto educativo.

4) Che valore ha, secondo lei, la memoria del passato sulla formazione di un giovane? Come sarebbe possibile stimolare l’interesse di un giovane - che per natura è proiettato al futuro - per l’importanza del passato, delle tradizioni e della conservazione storica delle proprie radici?
Com’è noto sono personalmente molto coinvolto dall’innovazione e dal trasferimento tecnologico, perciò penso che non bisogna trascurare le tracce di memoria che sono indispensabili per costruire il nuovo e produrre i cambiamenti. Il tempo non comincia e non finisce con noi. Viene sempre da lontano e va lontano. La memoria, la tradizione non è solo nostalgia, è un modo per dare senso e significato alle cose per capire da dove vengono e perchè sono stati prodotti i cambiamenti. Su questa base ho potuto scrivere di cartoline, ma parlando della città e delle sue trasformazioni.

5) La sua è una delle famiglie più antiche della città di Salerno; è per questo che ha incominciato a raccogliere la sua collezione, per tenere traccia della storia di famiglia?
Sì, è vero. Abitavamo nel centro storico e quando ho cominciato a capire che stavano trasformando la nostra città, ho cominciato anche a raccogliere tutto quello che mi aiutava a conservarne il ricordo di come avevo conosciuta io, Salerno, subito dopo la guerra

6) A che età ha cominciato?
Verso i dieci anni, anche perché fui mandato da mio Padre, al Convitto Nazionale, per tre anni, a Benevento e avevo bisogno di qualcosa che mi ricordasse gli ambienti di Salerno quando mi veniva nostalgia di casa, lontano dalla mia città.

7) Qual è il criterio con cui ha costruito la sua collezione? E quanti pezzi ha raccolto fin ora?
Naturalmente le cartoline antiche di Salerno, sono solo un segmento della mia raccolta. Essa è costituita da alcune migliaia di pezzi, anche di altri centri particolari come quelli della costa d’Amalfi. Ho raccolto molti altri materiali come la cartolina politica, sindacale, storica, pubblicitaria, straniere: insomma un vero guazzabuglio di piacevoli ricordi e straordinarie immagini.

Nessun commento: